iTunes venderà musica su Bebo

iTunes è pronto ad aprire il proprio music store ai 500000 artisti presenti su Bebo ed ai 9 milioni di utenti iscritti al social network in Irlanda e Regno Unito. L'esperimento dovrebbe comunque presto estendersi a tutto il mondo
iTunes è pronto ad aprire il proprio music store ai 500000 artisti presenti su Bebo ed ai 9 milioni di utenti iscritti al social network in Irlanda e Regno Unito. L'esperimento dovrebbe comunque presto estendersi a tutto il mondo
iTunes venderà musica su Bebo

Bebo è uno dei piccoli arrembanti social network della rete. iTunes è il leader assoluto dei music store per musica digitale. In comune i due gruppi avevano un forte appeal con i l’utenza più giovane e da oggi hanno un altro punto convergente: le parti hanno concordato una partnership che consentirà in via sperimentale di vendere musica di iTunes direttamente tramite le pagine di Bebo.

Secondo quanto rilevato dal Financial Times, almeno il 32% dei ragazzi tra i 16 ed i 24 anni visita almeno un sito di musica pirata ogni mese. La battaglia alla pirateria parte dunque proprio dal profilo culturale del “pirata tipo” e prende la forma di un nuovo tipo di contatto con il gruppo e con l’acquisto musicale. Bebo metterà a disposizione di iTunes i 9 milioni di utenti detenuti in Irlanda e Regno Unito. iTunes, viceversa, offrirà un download gratuito al mese e consentirà ai gruppi emergenti di portare i propri pezzi al grande pubblico.

Per poter vendere tramite Bebo, ogni gruppo dovrà aprire un apposito profilo sulle pagine del quale iTunes metterà a disposizione i file a acquisire secondo i parametri tradizionali dell’acquisto musicale sul music store Apple. Se il progetto dovesse restituire i risultati attesi, presto l’esperimento potrebbe essere esteso a tutta la community di oltre 30 milioni di utenti in tutto il mondo.

«Youth of Today» di Amy Macdonald è il primo singolo in distribuzione gratuita. Bebo ospita ad oggi 500000 musicisti e la community cresce in media di 4000 nuove band al giorno, numeri che ben delineano il potenziale di fuoco del social network ed i motivi per cui iTunes ha pensato di aprire il proprio store ad un gruppo oggi comunque all’ombra del gigante MySpace.

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