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iTunes Store sembra essere il candidato ideale per la prossima evoluzione dell’universo dello streaming, quella della disponibilità dei film in contemporanea con le sale. Sebbene al momento le case cinematografiche non siano ancora pronte al grande salto, una simile evenienza appare del tutto inevitabile in un futuro non troppo lontano. E quando l’agognato momento arriverà, pare che i distributori vogliano affidarsi a partner affidabili, con cui hanno già stretto relazioni prolifiche in passato, quali proprio Apple. È quanto rivela Business Insider, nel riportare il parere dell’analista di settore Jeff Bock.
Le discussioni in merito alla release in streaming contemporanea alle sale occupano i big dell’intrattenimento da ormai diversi anni, senza una sostanziale soluzione. A oggi, le principali case cinematografiche apparirebbero del tutto contrarie a una simile ipotesi, poiché impaurite dalle possibili perdite derivanti sul mercato della distribuzione classica, ma ammettono come la questione non potrà essere ancora evitata a lungo. Eppure, sembra che eventuali partnership non verranno inizialmente strette con gli attuali colossi dello streaming, quali
Secondo quanto riferito da Jeff Bock, analista di Exhibitor Relations, iTunes Store potrebbe rappresentare la "scelta logica" per le case cinematografiche, nonché per i distributori. Sulla base di alcune indiscrezioni di mercato raccolte dall’esperto, sembra che gli addetti ai lavori considerino Apple come un partner altamente affidabile, grazie alle partnership che già lega il gruppo di Cupertino con i principali studios, per il noleggio e l’acquisto di prodotti homevideo. Allo stesso tempo, a differenza di altre piattaforme di streaming, Apple non prevede un abbonamento mensile all-inclusive, bensì prezzi differenziati per ogni singolo titolo: un fatto, questo, che garantirebbe maggiori guadagni al netto del revenue sharing. In ogni caso, qualora la distribuzione online contemporanea alle sale dovesse davvero avverarsi, si tratterà di un servizio premium, con costi ben più elevati rispetto allo streaming più canonico.
Qualche mese fa, ad esempio, sono state rese note sulla stampa statunitense delle