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Dopo lunghissime trattative sembra che finalmente qualcuno sia riuscito ad intaccare il muro di inviolabilità della politica dei prezzi di iTunes. A farlo non sono state le major discografiche che ci provano da anni ma bensì quelle cinematografiche.
Dal 2008 dunque iTunes dovrebbe aprirsi ad Hollywood, adeguando i suoi prezzi alle volontà dei grandi studios di non nuocere al mercato concorrente dei DVD. Un file di un film dovrebbe quindi costare 15 dollari contro i 18 dollari di un DVD, 3 dollari di meno che significano niente extra e niente portabilità universale (su qualunque device).
La decisione di Apple di capitolare di fronte alle insistenti richieste di una modifica nella politica della gestione dei prezzi del suo negozio virtuale è stata principalmente dovuta al fatto che ad oggi le vendite di video attraverso iTunes vanno bene ma non benissimo, anche e soprattutto perchè solo due studi hanno acconsentito a vendere i loro contenuti sulla piattaforma in questione: la Disney (nel cui consiglio di amministrazione siede Steve Jobs) e la Paramount.
La concorrenza incalza e Jobs ha bisogno di più contenuti per contrastare soprattutto Netflix, il sempre più prepotente nuovo player che, dopo essere stato protagonista di una scalata di notorietà con il servizio di scambio DVD via posta, è anche sbarcato online per vendere film
Infine da poco il mondo dell’Home Video ha intrapreso una piccola rivoluzione che potrebbe parzialmente cambiare le carte in tavola. Infatti studi importanti come la Warner Bros. cominciano ad