Italia.it: triplice fischio finale

Triplice fischio finale: Rutelli ha messo formalmente la parola fine sul progetto Italia.it scaricando il proprio mandato di ogni responsabilità. Il portale tanto contestato lascia ora un vuoto progettuale descritto dallo stesso ministro
Italia.it: triplice fischio finale
Triplice fischio finale: Rutelli ha messo formalmente la parola fine sul progetto Italia.it scaricando il proprio mandato di ogni responsabilità. Il portale tanto contestato lascia ora un vuoto progettuale descritto dallo stesso ministro

La notizia giunge da The Million Portal Bay, uno dei blog che ancora oggi sta seguendo passo a passo la vicenda del portale Italia.it: il ministro Rutelli avrebbe posto la parola fine al progetto dopo una lunga spiegazione che scarica varie responsabilità sulla gestione precedente e sull’idea originaria. La colorita traduzione letterale è qui prelevata dal blog nelle parti essenziali (trascrizione dalle registrazioni di Radio Radicale):

«Il governo ha ereditato una decisione adottata dal governo precedente. Il senso di responsabilità, che a mio avviso deve riguardare sempre le Istituzioni, ci ha spinti a non buttarla ai pesci: ecco a tentare tutto il tentabile per farlo funzionare questo portale nazionale. Anche perchè abbiamo avuto per mesi, una forte e giusta e legittima pressione per lanciarlo, per aprirlo e per dare all’Italia uno strumento efficace per la presentazione delle politiche turistiche nazionali e del territorio. Abbiamo… per essere chiari anche rispetto ad alcune polemiche che ci sono state… io non mi tiro indietro… mi piglio anche delle polemiche aspre… questo appartiene alla dialettica pubblica, però chiarisco che non vi è alcuna responsabilità, perchè non vi è alcuna competenza del dipartimento del turismo. Che non ha disposto neanche un centesimo di affidamento di risorse, ma appunto ha dato una mano per cercare di trovare una soluzione… e ripeto per non buttare a mare quello che era stato faticosamente varato. La realtà che io devo constatare al termine di questa lunghiiiiiissima esplorazione, condotta con grande senso di responsabilità, cercando di contribuire… costruttivamente alla gestibilità ed efficacia del portale italia.it è che… la natura della piattaforma, l’impostazione tecnologica e anche il grande ritardo nella fornitura dei dati da parte di coloro che li dovevano fornire… mi ha spinto a… se uso un termine calcistico perdonatemi, a… eeehmm… al triplice fischio: FINE. Quindi fatti tutti i tentativi, sollecitato il ministero dell’Innovazione ad una verifica ulteriore: ha portato ad un’indagine; abbiamo proposto tutta una serie di modalità collaborative, io ho trasmesso gli esiti di tutta l’attività amministrativa alla Procura della Corte dei Conti, perchè… si tratta di risorse pubbliche… ripeto: noi non abbiamo investito neanche un centesimo, anzi abbiamo semmai aperto un contenzioso con le imprese che hanno vinto la gara e non hanno o-t-t-e-m-p-e-r-a-t-o… agli obblighi che ad essi, ad esse erano assegnati, per accertare dove siano le responsabilità. Per dirla anche qui, molto sinteticamente, credo che la modalità con la quale ciascun turista… salvo l’organizzazione delle agenzie e aziende specializzate… la modalità con cui oggi si accede alla rete… che si è molto velocizzata, non mi fate citare… sì, fatemi citare Google magari, e mi fermo qui… rende probabilmente superata l’impostazione che era stata data negli anni trascorsi. E dunque consiglia di orientare le risorse verso modalità più flessibili, più agili, più concrete e… articolate meglio rispetto al mutamento veloce della domanda».

Va segnalato come la questione dei costi sia stata affrontata da Rutelli già in anticipo se è vero che il Sole 24 Ore ha già pubblicato nei giorni passati il fatto che «il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli incarica la Procura generale presso la Corte dei Conti del Lazio di verificare gli eventuali danni per l’erario derivanti dal caso. L’esposto è del 15 ottobre e ricapitola le fasi della vicenda, allegando la relazione dell’apposita commissione d’indagine, consegnata nel luglio 2007, e il parere dell’Avvocatura generale, che risale al 22 settembre scorso […] Dopo aver ricevuto le conclusioni della commissione d’indagine, l’Avvocatura ritiene però ipotizzabile un’azione di responsabilità erariale nei confronti della concessionaria [Innovazione Italia] e dei funzionari del Dipartimento Innovazione e Sviluppo».

Il ministro avrebbe inoltre spiegato che l’assenza di un progetto nazionale diventerà un peso per il sistema Italia perchè ogni regione porta avanti progetti propri meritevoli e volenterosi, ma tutto ciò in assenza di una necessaria coordinazione. Dispiaciute dello stop anche le Regioni, alle quali verranno ora a mancare importanti finanziamenti e qualsivoglia progetto per l’immediato futuro. Luca Zaia, vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, ricorda che dalle realtà regionali il monito era giunto anzitempo e Rutelli non poteva non essere al corrente su tali posizioni. Il Veneto, pertanto, «pretende che i 48 milioni di euro, messi a disposizione della Finanziaria 2007 per interventi nel settore turismo vengano, senza indugio, dati alle Regioni».

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