Il quotidiano americano
L’Italia si piazza solo al tredicesimo posto con un valore complessivo di 513 miliardi di dollari e la prima azienda italiana, in questo caso l’ENI, compare solo al trentaseiesimo posto.
Tra gli stati che presentano più imprese in classifica svettano gli Stati Uniti con 169 imprese e 9617 miliardi di dollari ma anche Canada, Svizzera, Spagna, Brasile e Hong Kong.
Tra le aziende di casa nostra presenti in classifica ci sono l’Enel, Generali, Telecom Italia e Fiat.
La nuova classifica mondiale del Financial Times tiene conto della crisi dei mutui subprime e la corsa del petrolio tant’è vero che nella top ten sono presenti quattro imprese del settore oil&gas.
Continuerà ad allungarsi il periodo buio per le aziende italiane o ci sarà un cambiamento?