Italia-Programmi.net: parla la Guardia di Finanza

Sul caso della truffa di Italia-Programmi.net si esprimono anche le fiamme gialle ribadendo il consiglio di non pagare.
Italia-Programmi.net: parla la Guardia di Finanza
Sul caso della truffa di Italia-Programmi.net si esprimono anche le fiamme gialle ribadendo il consiglio di non pagare.

Il caso di Italia-Programmi.net si tinge di fiamme gialle: la Guardia di Finanza italiana, infatti, sollecitata dalle denunce di tanti utenti truffati, si è espressa ufficialmente, invitando tutti a non pagare.

La vicenda è nota: la società Estesa Limited ha propinato abbonamenti a pagamento a utenti disattenti o ignari, finendo col pagare lei, invece, una maxi multa comminata dall’Antitrust per pratica commerciale scorretta. Ma la vicenda era soltanto all’inizio: approfittando del grande numero di indirizzi degli utenti di cui disponeva, Italia-Programmi.net ha cominciato a spedire email e anche lettere di ingiunzione di pagamento, dai contenuti fumosi e orientati a racimolare più soldi possibile. Un fenomeno che ha inquietato molte persone, anche molti minorenni.

L’asimmetria informativa di cui la società con sede alla Seychelles credeva di poter approfittare è stata però compensata dal web, che ha fornito molti dati utili e aggiornato gli internauti su quanto stava accadendo. Ora la posizione della GdF mette una pietra salda su cui posare i comportamenti delle persone truffate da qui in avanti: il Gat (il Nucleo speciale frodi telematiche) ha infatti pubblicato una dichiarazione in merito:

“Italia-Programmi.net, già sanzionata dal Garante Antitrust e nel mirino di numerose procure, sta continuando a inviare messaggi dal tono minaccioso prima richiedendo il pagamento, poi comunicando di aver intrapreso le vie legali, dopo ancora informando dell’esistenza di un procedimento civile presso un tanto fantasiosissimo quanto non meglio identificato “tribunale regionale giudiziario” e segnalando di aver affidato la pratica a una struttura specializzata nel recupero dei crediti“.

Tutti elementi chiari di una truffa, sulla quale sta indagando la procura di Roma, con il coordinamento del pubblico ministero Nicola Maiorano, che ha sulla scrivania 500 denunce e ha affidato al Gat le indagini tecniche. Al momento, le fiamme gialle parlano di un intreccio di società che portano il flusso di denaro indebitamente riscosso verso un conto corrente cipriota:

“I contorni già ben definiti, così come è ben chiaro il ruolo di un 65enne ungherese che apparentemente avrebbe il ruolo di “regista” della gigantesca truffa, che vede in campo Austria, Germania, Grecia, Cipro, Usa e Seychelles.”.

Il messaggio non potrebbe essere più chiaro e autorevole: se siete vittime di Italia-Programmi.net, ignorate le richieste di pagamento, state tranquilli e informatevi presso la polizia postale se potete anche voi partecipare alla denuncia collettiva in caso parta una class action.

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