Italia.it: costi alti e vantaggi zero

Una nuova interrogazione del ministro Brambilla rende note le cifre di Italia.it vantando un successo intangibile e spese al rialzo.
Italia.it: costi alti e vantaggi zero
Una nuova interrogazione del ministro Brambilla rende note le cifre di Italia.it vantando un successo intangibile e spese al rialzo.

Grazie all’ennesimo update dal blog Magic Italy è possibile tornare ancora una volta su un tema che ha fatto a lungo discutere la Rete italiana: Italia.it, il famigerato portale del turismo che i vari governi succedutisi negli anni si sono passati come un testimone d’oro.

Ancora una volta a proposito del portale è possibile registrare denaro (molto denaro), bugie (molte bugie) e scarsi risultati (molto scarsi). Ancora una volta il portale del turismo è in realtà il portale del denaro speso, degli investimenti che non hanno portato frutto e delle interrogazioni parlamentari fatte di sterili domande e vuote risposte. Le parole sono in questo caso quelle del ministro Michela Vittoria Brambilla in occasione di una audizione presso la X Commissione Attività Produttive. Questo il virgolettato disponibile nel resoconto della seduta pubblicato in questi giorni:

Passiamo adesso alla questione del portale Italia.it, di cui hanno chiesto gli onorevoli Gava, Marchioni e Vico.

Vi confermo che lo considero uno strumento di importanza strategica, volto a favorire – come sapete – l’incontro tra domanda e offerta di prodotti turistici.

Il portale ha registrato, tra l’agosto e il dicembre del 2010, rispetto allo stesso periodo del 2009, un incremento medio del traffico del 53,6 per cento e un aumento delle pagine lette del 45,5 per cento. I contenuti – come avrete modo di appurare voi stessi, visitandolo – sono in continua implementazione e periodico aggiornamento.

Ci avvaliamo anche dei contributi degli enti locali, ovvero di tutti coloro che hanno risposto alla nostra richiesta di offrire contributi. Le risorse finalizzate alla realizzazione e gestione del portale Italia.it fino al 2012 – ovvero un periodo di tre anni – in tutto ammontano a 9 milioni 425 mila euro ripartiti per tre anni, su un totale di 10 milioni di euro che abbiamo ricevuto nel 2009 dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, dopo la firma del protocollo d’intesa.

Desidero ricordarvi che, a sole due settimane circa, dal trasferimento delle competenze al Ministero del turismo – quindi, dalla sigla di questo protocollo d’intesa – il portale è stato messo online, quindi in un tempo veramente breve, proprio in considerazione della grande valutazione che noi attribuiamo a questo strumento.

La disamina puntuale del testo e delle dichiarazioni del ministro è affidata a Magic Italy, ma la cosa più interessante è soprattutto nel fatto che i risultati effettivi del portale, misurati con gli strumenti messi a disposizione da Google, sono del tutto intangibili: se il ministro non parla dei numeri assoluti è perché gli stessi non sarebbero presumibilmente all’altezza dell’investimento infuso.

Interessante inoltre il fatto che Google Insight consegni in questa valutazione spannometrica a Italia.it risultati pressoché nulli dall’estero, il che significa il totale fallimento di un portale nato con lo scopo specifico di portare turisti sul nostro territorio.

La saga di Italia.it continua, ma ogni capitolo sembra avere un finale sempre peggiore del precedente.

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