Gli Stati Uniti potrebbero mettersi di traverso nell’annunciata acquisizione da 700 milioni di dollari della ITA Software da parte di Google. Sebbene nessuna decisione sia ancora stata intrapresa, trapela dal DOJ un primo orientamento tale per cui nelle prossime settimane potrebbe giungere l’ufficializzazione dello stop all’operazione sulla base delle indagini avviate dall’antitrust statunitense.
Sono molti i gruppi schieratisi contro l’operazione: la denuncia FairSearch ha visto allinearsi infatti nomi quali Expedia e Microsoft, ognuno colpito a modo suo dal tentativo Google di appropriarsi della ITA Software per portare i propri strumenti di ricerca nel comparto della prenotazione dei voli aerei. Google da parte sua ha tentato più volte di spiegare come intenda, una volta acquisito il gruppo, lasciare che lo stesso operi con gruppi terzi secondo normali licenze di accesso ai servizi; l’accusa vede invece nell’operazione un modo per traslare il dominio della ricerca verso un nuovo ennesimo comparto, rendendo così sempre più invadente la posizione di Mountain View e sempre più limitate le possibilità concorrenziali da parte degli altri gruppi attivi nel settore.
Al momento tutto tace, però: dal Justice Department non giungono commenti sulla questione e da Google si esprime soltanto fiducia sulla buona riuscita dell’affare. In passato, in effetti, sia nel caso DoubleClick che nel caso AdMob le autorità USA avevano indagato sulle acquisizioni Google senza giungere infine ad alcuna decisione oppositiva. Nel caso della ITA Software Google sembra aver imposto tempi rapidi alle indagini, ma al tempo stesso la deadline per la decisione potrebbe comunque essere ancora spostata nel caso in cui non si giunga ad un verdetto entro il limite stabilito.
Le pressioni di Microsoft sul DOJ sono motivate dalla volontà di tentare con Bing la scalata al mondo della ricerca. La ricerca verticale nel settore dei viaggi è oggi l’elemento di spicco in questa sfida: Bing ha dimostrato di saper far bene e Google Travel vorrebbe essere la risposta diretta alle ambizioni di Redmond. Se però l’acquisizione della ITA Software venisse bloccata, Bing si troverebbe per la prima volta con un consolidato punto di vantaggio sul quale investire. Nella fattispecie Bing Travel consente la ricerca dei voli aerei ed il confronto delle tariffe per giungere ad un processo decisionale pilotato: se Google Travel non riuscirà ad offrire un servizio qualitativamente paritetico per Bing si aprirà uno spiraglio importante che potrebbe diventare rampa di lancio per ulteriori servizi.