Un bacio, un semplice bacio sta impazzando per la Rete grazie alla forza del suo messaggio: la Pace tra Israele e Iran. Un ragazzo israeliano bacia una ragazza iraniana (lo si intuisce dai passaporti in primo piano), un’immagine-manifesto pensata alla vigilia di una mobilitazione pacifista a Tel Aviv. Ed è subito boom sui social network.
L’idea è del grafico israeliano Ronny Edry, che ha postato alcuni messaggi che potessero riassumere il concetto a cui teneva di più: non vi bombarderemo mai, noi vi amiamo. Non avrebbe mai immaginato un successo del genere, così è nata la pagina Facebook “Israel loves Iran” che ha lanciato l’immagine, alcuni slogan – che riprendono in chiave moderna i topos del pacifismo anni ’60 – e 30 mila “like”. Per avere un’idea del fenomeno, dal giorno della creazione della pagina, il 19 marzo, sono stati postati 25 mila contenuti.
Nell’arco di poche ore l’immagine è stata riprodotta da moltissimi profili su
, twittata, e ora è fonte di ispirazione per altre immagini sempre sulle orme della fratellanza: medici israeliani e iraniani che operano nella stessa sala chirurgica, oppure coppie delle due nazionalità coi loro figli. Tutti per criticare la politica della tensione che i due rispettivi governi (il premier israeliano Benyamin Netanyahu non ha escluso un blitz militare, mentre non hanno bisogno di ulteriori commenti le frasi anti-ebraiche dei politici di Teheran) sembrano voler alimentare a tutti i costi, nonostante sia un gioco molto pericoloso.
Qualcuno già parla di “Facebook diplomacy“, perché questo tipo di movimentismo delle reti sociali sembra essere in grado di imbarazzare la politica e fare molto parlare di sé anche all’estero. Di certo, la società dell’immagine, voluta oppure catturata per caso (come nel famoso
) sulla quale credevamo di aver capito tutto già nell’epoca della televisione, ha trovato nuova linfa e nuove modalità nel Web 2.0.