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Secondo quanto riferito dalla stampa a stelle e strisce, l’incidente sarebbe accaduto lo scorso 12 dicembre, a circa un mese dall’acquisto di un nuovo iPhone XS. Stando alle ricostruzioni del caso, il proprietario avrebbe inizialmente sentito un odore strano provenire dai pantaloni e, dopo alcuni istanti, un forte calore dovuto all’esplosione dello smartphone.
Dal momento che ho notato le fiamme alla rimozione dei pantaloni, per rimuovere lo smartphone e lasciarlo all’aperto, ho inalato molto fumo.
Così come riferisce iDropNews, il cliente si sarebbe quindi rivolto ad Apple, per chiedere la sostituzione del dispositivo: la società ha trattenuto il device, per effettuare tutti i controlli di rito sulle cause che potrebbero averne causato l’esplosione, ma non avrebbe immediatamente provveduto a fornire un secondo iPhone.
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Considerando come il device sia praticamente nuovo, poiché acquistato meno di un mese fa, non si può escludere che l’apparizione improvvisa delle fiamme sia stata causata da un difetto hardware. E, così come riferisce 9to5Mac, risulta abbastanza probabile il coinvolgimento della batteria: seppur eventualità decisamente rara, è proprio questa componente hardware a rappresentare il maggior rischio di incidenti, tra cui incendi ed esplosioni. Le batterie al litio sono infatti assai delicate: può essere sufficiente un surriscaldamento non preventivato, un urto o un cortocircuto per alimentarne le fiamme. L’episodio antecedente a quello odierno risale allo scorto novembre, quando un possessore di