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Non solo la geolocalizzazione GPS,
Il brevetto in questione, intitolato "Rilevazione migliorata della locazione tramite sensori integrati nei dispositivi elettronici", illustra la possibilità di identificare la posizione dell’utente tramite la scansione dei gas ambientali. Questa avverrebbe con degli appositi sensori montati all’interno dei device, da utilizzare in assenza di altre tecnologie come il GPS o le connessioni cellulari.
In particolare, il progetto di Apple sembra incentrarsi sulla micro-locazione, ovvero la possibilità di discriminare fra le stanze dello stesso edificio o, in alternativa, per determinare se l’utente si trovi all’interno oppure all’esterno di un palazzo. Ancora, potrebbe stabilire in che tipo di luogo naturale si trovi il proprietario del device, grazie al riconoscimento di elementi come ozono,
L’idea nasce soprattutto come strumento per le emergenze e la sicurezza personale dell’utente: ad esempio, durante la ricerca di un disperso, il segnale GPS o cellulare potrebbe fornire informazioni sull’area in cui si trova l’individuo, mentre i gas aiutare a comprendere il probabile scenario in cui si trova. Tali dettagli permetterebbero alle squadre di soccorso degli interventi più rapidi e mirati, concentrandosi solo sulle stanze o i luoghi all’aperto dove è più probabile entrare in contatto con specifiche emissioni.
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Naturalmente, la presenza di un brevetto targato mela morsicata non è garanzia della sua traduzione in un prodotto effettivamente commercializzato. La società di Cupertino ha negli anni registrato le più svariate invenzioni, ma solo una piccola parte è effettivamente sbarcata sui device del gruppo. Non resta che attendere, di conseguenza, le future generazioni di iPhone e