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iPhone, iPad e gli altri dispositivi mobile accompagneranno un gran numero di persone durante le vacanze. Portare con sé la tecnologia in ferie consente di restare in contatto con i propri amici e con le persone care, aggiornati sulle ultime notizie e ricevere informazioni utili sul luogo in cui ci si trova. Non abbandonare a casa smartphone e tablet può però indurre alla tentazione di dedicarsi al lavoro anche quando gli uffici sono chiusi. Un errore che, secondo
, può costare caro.
Rebecca Thorman elenca dieci buone ragioni per non lavorare in vacanza, eccone alcune: si crea un precedente, un periodo di pausa è necessario per ripartire con il piede giusto, il distacco tra impegni professionali e vita privata deve restare ben definito, senza computer o altri device si viaggia più leggeri. Nulla da eccepire, ma la realtà e ben altra: in molti continuano a lavorare anche quando potrebbero dedicarsi ad altre attività molto più piacevoli.
Uno
recente dimostra che utilizzando iPhone, iPad o altri dispositivi mobile in ufficio e a casa si finisce per lavorare l’equivalente di un giorno extra ogni settimana. Un’altra
fa emergere invece il desiderio quasi inconscio di mettere nella valigia smartphone, tablet e addirittura laptop, oppure di accedere ai servizi basati su piattaforme cloud per non perdere mai di vista la propria attività.
In un periodo che vede molti già sulle spiagge o pronti a raggiungere una meta desiderata per tutto l’anno, il consiglio è quello di spegnere per qualche giorno la tecnologia. Un’ovvietà, ma quest’anno lo dicono anche “gli esperti”.