iPhone: nuovo decesso per un caricatore clonato

Nuovo decesso per l'utilizzo di un caricabatterie non originale per iPhone 4S: un giovane thailandese ha perso la vita per una forte scossa elettrica.
iPhone: nuovo decesso per un caricatore clonato
Nuovo decesso per l'utilizzo di un caricabatterie non originale per iPhone 4S: un giovane thailandese ha perso la vita per una forte scossa elettrica.

Ennesimo decesso in Asia per l’utilizzo di un caricatore non originale per iPhone 4S. Nonostante i due precedenti casi, l’estesa campagna informativa contro l’utilizzo di accessori non originali e l’impegno di Apple di ritirare e sostituire i caricabatterie truffaldini, si moltiplicano gli episodi tragici. Vittima un giovane di 28 di tailandese, morto per una forte scossa elettrica durante l’utilizzo dello smartphone.

I contorni della vicenda non sono ancora ben chiariti, così come il Daily News Thailand riporta. L’uomo sarebbe stato avvistato per l’ultima volta dal padre il pomeriggio prima dell’incidente, mentre prendeva il sole nel giardino di casa. Durante la notte un grido, a cui i genitori non hanno dato importanza data l’abitudine al sonnambulismo del figlio. Il mattino seguente la scoperta: il giovane disteso a terra senza vita, con i segni tangibili dell’elettroshock sul petto e sul volto. Al suo fianco un iPhone 4S rovinato da quel che molto probabilmente è stato un piccolo incendio, dovuto al caricabatterie non originale. Le testate asiatiche stanno pubblicando anche le fotografie del cadavere, evitate in questo frangente perché non adatte a un pubblico sensibile.

La vicenda segue di qualche mese quella di una hostess cinese, uccisa nel tentativo di utilizzare il suo melafonino, e di un giovane trentenne sempre in Cina, quest’ultimo fortunatamente sopravvissuto dopo 10 giorni di coma. E il colpevole è sempre un accessorio fabbricato senza alcun standard di sicurezza, totalmente privo dei sistemi per la disattivazione del flusso elettrico in caso di cortocircuito, così come Apple ha previsto nelle sue specifiche. Una problematica non da poco, perché si tratta di caricabatterie clonati rispetto all’originale di Cupertino, tanto che gli utenti non sono spesso consapevoli di aver fra le mani un prodotto di scarsissima fattura. E, nonostante tutti gli episodi fino a oggi registrati siano accaduti in Asia, anche l’Europa deve stare all’erta: gran parte di questi accessori viene distribuita senza troppi controlli sui siti di annunci o aste online.

Apple ha già avviato un progetto di sostituzione gratuita o low cost dei caricabatterie contraffatti, ma a quanto pare c’è chi ancora ignora la gravità del rischio. Si sottolinea, infine, come l’utilizzo di prodotti realizzati da Cupertino o da partner certificati di terze parti non comporti alcun rischio per la sopravvivenza.

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