iPhone: Apple non vuole batterie di terze parti

Apple limita via software la sostituzione della batteria di iPhone tramite terze parti: lo conferma iFixit, appellandosi al diritto di riparazione.
iPhone: Apple non vuole batterie di terze parti
Apple limita via software la sostituzione della batteria di iPhone tramite terze parti: lo conferma iFixit, appellandosi al diritto di riparazione.

Nel bel mezzo della polemica sul diritto di riparazione negli Stati Uniti, con un breve intervento di Apple pubblicato dalla stampa soltanto poche ore fa, una nuova critica colpisce il gruppo di Cupertino. iFixit, infatti, ha scoperto come l’azienda abbia introdotto nelle ultime versioni di iOS delle misure per rendere più complessa la sostituzione delle batterie di iPhone, per gli stessi utenti o per i tecnici di terze parti.

Così come ampiamente noto, Apple non gradisce le riparazioni ai suoi device effettuate dagli stessi utenti o, ancora, da tecnici di terze parti non autorizzati. Come spiegato ieri, la società vuole garantire il massimo dell’affidabilità e della sicurezza ai propri clienti e, per questa ragione, richiede che tutti gli interventi vengano condotti da personale autorizzato. A quanto pare, questa filosofia ha anche raggiunto il fronte delle batterie.

Così come spiegato da iFixit, sostituendo la batteria in uno degli ultimi smartphone del gruppo – ad esempio iPhone XS – si riceverà un avviso da iOS, che impedirà di controllare lo stato di salute della componente. Recandosi sulla voce “Stato di Salute” delle impostazioni di iOS 12 e iOS 13, infatti, l’utente non potrà controllare le effettive condizioni della batteria, ma verrà informato del fatto che la componente non è stata riconosciuta pertanto si renderà necessario un intervento tecnico di Apple.

Si tratta di una limitazione davvero importante per gli utenti, poiché il messaggio viene mostrato indipendentemente dalla presenza di una batteria in ottime condizioni che prossima al malfunzionamento. E non solo appare con batterie compatibili di terze parti, ma anche con quelle originali Apple, seppur sostituite. Questo perché, così come sottolineano iFixit e il canale YouTube “The Art Of Repair”, il gruppo di Cupertino avrebbe associato a ogni batteria un codice univoco, all’interno di un microcontroller prodotto da Texas Instruments.

La novità non impedisce di usare il proprio iPhone, né di ricaricarlo, tuttavia rende impossibile per l’utente monitorare le condizioni della batteria, con tutto ciò che ne consegue. Secondo quanto riferito da iFixit, la limitazione sarebbe presente sia su iOS 12 che su iOS 13 e colpirebbe, al momento, iPhone XR, iPhone XS e iPhone XS Max.

L’introduzione, come lecito attendersi, è immediatamente finita nell’estesa documentazione che iFixit – e altri gruppi di pressione – stanno raccogliendo per far approvare nei vari stati USA una normativa sul cosiddetto “Right to Repair”, il diritto alla riparazione. Le proposte di legge prevedono l’introduzione di un obbligo per i produttori di device di semplificare le procedure di riparazione, rendendo disponibili anche componenti sostitutive e documentazioni tecniche, anche per combattere i fenomeni dell’obsolescenza programmata e dei sempre maggiori rifiuti elettronici.

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