iPhone: Apple potrebbe dire addio a Qualcomm

Apple potrebbe aver deciso di rinunciare ai processori Qualcomm per i suoi futuri smartphone, a seguito delle contrapposizioni legali con il chipmaker.
iPhone: Apple potrebbe dire addio a Qualcomm
Apple potrebbe aver deciso di rinunciare ai processori Qualcomm per i suoi futuri smartphone, a seguito delle contrapposizioni legali con il chipmaker.

La contrapposizione tra Apple e Qualcomm potrebbe aver spinto il gruppo di Cupertino, per gli smartphone in via di lancio nel 2018, a rinunciare ai processori del chipmaker. È quanto spiega il Wall Street Journal, nel sottolineare come l’azienda californiana si stia muovendo per adottare soluzioni Intel e MediaTek per i futuri iDevice, salutando così il partner storico.

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La questione si protrae ormai da diversi mesi. In via esemplificativa, Apple accusa Qualcomm di richiedere, per la fruizione delle sue tecnologie di comunicazione mobile, royalties troppo alte al gruppo. Il chipmaker, dal canto suo, sottolinea come quelle in uso sugli iDevice siano delle innovazioni essenziali per il funzionamento degli stessi, un fatto che ne giustificherebbe i costi. La vicenda è quindi evoluta con diverse querelle a livello legale, l’ultima in ordine di tempo da parte di Qualcomm, con la richiesta alle autorità cinesi di bloccare la produzione e l’esportazione degli iPhone.

Sebbene Qualcomm abbia di recente lasciato intendere la volontà di trovare una soluzione con il partner californiano, sottolineando di aver già pronta una soluzione modem adatta ai futuri smartphone, sembra che Apple stia guardando altrove. Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, l’azienda di Cupertino avrebbe intenzione di incrementare le forniture da Intel e, se necessario, aggiungere un nuovo player, quale MediaTek.

Il processo di diversificazione è cominciato lo scorso anno, quando Apple ha cominciato a introdurre modem Intel in iPhone 7 e iPhone 7 Plus, affiancandole alle edizioni Qualcomm. A quanto pare, i ritmi di produzione per Intel sarebbero ora sufficientemente rapidi per garantire alla Mela un distacco totale dal chipmaker di cui si è avvalsa negli ultimi dieci anni, per una maggiore indipendenza. Un caso analogo è accaduto con Samsung, quando Apple ha deciso progressivamente di abbandonare la produzione di processori A tramite il partner sudcoreano, preferendo invece TSMC, società di Taiwan.

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