iPhone: nel 2020 il 5G e modelli da 5.4 pollici

Apple lancerà i suoi smartphone 5G nel 2020, con nuove dimensioni a schermo: è quanto sostiene l'analista Ming-Chi Kuo in una nota.
Apple lancerà i suoi smartphone 5G nel 2020, con nuove dimensioni a schermo: è quanto sostiene l'analista Ming-Chi Kuo in una nota.

In attesa di scoprire la nuova generazione di smartphone Apple, quella degli iPhone XI in arrivo a settembre, giungono già importanti indiscrezioni sull’edizione 2020 dei device. Così come già noto, nel corso del prossimo anno il gruppo di Cupertino dovrebbe introdurre il supporto alla connettività 5G. Secondo quanto riferito da Ming-Chi Kuo, analista solitamente molto affidabile sul conto della mela morsicata, questa non sarà però l’unica novità: saranno disponibili nuove dimensioni per lo schermo, a partire dai 5.4 pollici.

Secondo quanto riferito dall’esperto, Apple lancerà tre smartphone nel corso del 2020, così come ormai sua abitudine. A quanto pare, i due flagship più costosi saranno finalmente abilitati allo standard di comunicazione 5G, mentre il device mid-cost dovrebbe rimanere invece fermo alla modalità LTE. Cambiano però le dimensioni a schermo di questi smartphone: 5.4 e 6.7 pollici per le edizioni high-end, mentre 6.1 per il futuro successore della linea iPhone XR.

Il device da 6.1, nonostante una diagonale identica all’attuale generazione, verrà finalmente promosso a un pannello OLED, per un maggiore risparmio energetico e neri più efficienti. Per gli iPhone da 5.4 e 6.7 pollici, invece, è probabile che vi sia una rivisitazione del design rispetto agli attuali modelli, forse per renderli ancora più sottili e garantire uno schermo sempre più edge-to-edge.

Naturalmente, per gli iPhone 5G il fornitore ufficiale di modem sarà Qualcomm, con cui Apple ha firmato una tregua qualche settimana fa, mentre per la connettività WiFi, le antenne e alcuni chipset a radiofrequenza il gruppo di Cupertino si affiderà alle soluzioni Broadcom.

Sempre sul fronte del 5G, Kuo ritiene che Apple possa raggiungere l’obiettivo di un modem prodotto in-house già tra il 2022 e il 2023, un fatto che potrebbe ridurre sensibilmente la dipendenza da Qualcomm. Il contratto con il chipmaker, sottoscritto poco tempo fa, prevede una partnership di sei anni, con la possibilità di rinnovo opzionale per altri due anni.

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