iPad Mini con Display Retina è in grado di scattare fotografie lievemente migliori rispetto al suo predecessore, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità. Eppure l’obiettivo montato, le lenti e il sensore CMOS sono gli stessi del piccolo tablet a risoluzione standard. Come è quindi possibile? A spiegare questa interessante scoperta è la redazione di iMore.
Sia iPad Mini con Display Retina che la versione classica del tablet condividono la stessa strumentazione per il comparto fotografico: un CMOS da 5 megapixel, un corpo lenti a cinque elementi, un filtro infrarossi ibrido e una massima apertura di f/2.4. iMore, tuttavia, ha condotto alcuni test di scatto e ha scoperto come la fotocamera di iPad Mini Retina si comporti lievemente meglio del suo predecessore. Il segreto? Probabilmente le migliori capacità di elaborazione del chipset A7 in dotazione.
Il processore A7, a differenza degli altri ARM personalizzati di Apple, presenta dei circuiti specifici per le immagini, racchiusi nella sigla ISP (Image Signal Processor). In condizione di piena luce, non vi è alcuna differenza tra iPad Mini e iPad Mini Retina, ma quando la fonte luminosa diventa scarsa, è lo stesso chip a entrare in azione: gli scatti sono leggermente più chiari. Nulla di davvero rilevante o immediatamente riconoscibile a occhio nudo, soprattutto se paragonati alla maggiore qualità di iPad Air, da un lato, e gli imbattibili risultati di iPhone 5S dall’altro.
Lo stesso accade anche nella registrazione dei video: iPad Mini Retina, seppur in modo quasi impercettibile, garantisce la registrazione di filmati meno disturbati in condizioni di scarsa illuminazione. Anche in questo caso, come lecito attendersi, iPad Air e iPhone 5S hanno la meglio.
Non è però tutto: anche l’obiettivo frontale è capace di prestazioni migliori, in questo caso vi è però una precisa modifica hardware della componente che non deriva dalle semplici innovazioni del chip A7. Pur rimanendo una fotocamera da 1.2 megapixel con apertura f/2.4 e risoluzione massima a 720p, le dimensioni dei pixel aumentano da 1.75 a 1.9 micron e viene aggiunto un sensore retroilluminato, il tutto per una maggiore sensibilità alla luce.