I rumor che ci hanno tenuto compagnia durante la lunga attesa prima della presentazione dell’
Magari non è vero che troppo hype finirà con l’
L’iPad ha diviso il mondo Apple. C’è chi lo considera un’autentica rivoluzione (e sicuramente ne avrà le potenzialità, magari fra due o tre revisioni) e c’è chi invece è rimasto fortemente deluso (alla fin fine, tolta la comodità dello schermo maggiorato, non fa molto più di un
Se infatti prima del suo annuncio, il 26% degli utenti si dichiarava non interessato, ora il numero di quegli stessi utenti è salito ad un pericoloso 52%. E il problema è probabilmente lo scarso numero di compiti per cui è adatto: per leggere e consultare il Web (fate vobis se ritenete l’assenza di Flash importante) sarà anche il massimo, ma quando si parla di elaborazione video, di manipolazione grafica o per scrivere lunghi testi, è ancora necessario un laptop tradizionale.
Ecco, forse è questo il nocciolo della questione. Se le limitazioni di cui soffre iPad (che poi sono ereditate in modo netto da iPhone) risultano accettabili su un dispositivo come un telefono, appaiono forse un filo troppo limitanti su uno schermo tanto generoso. La buona notizia, se non altro, è che la percentuale di utenti disposta a comprarlo certamente è triplicata, dal 3% al 9%. Per quanto concerne il modulo di connettività 3G, che fa lievitare il prezzo di 130$, non appare un’opzione di successo: la sceglierebbe appena il 12% degli intervistati.
E Manish Rathi, il co-fondatore di Retrevo, chiosa serafico:
I consumatori stanno dicendo "tutto quello che [l’iPad] offre, posso già farlo". Manca una vera killer-application per il tablet. […] Non è quello che ci si aspettava dopo tanto hype. Non è una gran rivoluzione.