iOS, P0isxninja: progetto migliore del jailbreak

P0sixninja, uno dei rappresentanti della comunità di sviluppatori alternativa a iOS, ha comunicato l'arrivo di un progetto più grande del jailbreak.
iOS, P0isxninja: progetto migliore del jailbreak
P0sixninja, uno dei rappresentanti della comunità di sviluppatori alternativa a iOS, ha comunicato l'arrivo di un progetto più grande del jailbreak.

Novità in arrivo dal mondo del jailbreak per iOS, anche se sarebbe meglio dire “oltre” il mondo del jailbreak. Joshua Hill, conosciuto ai più P0isxninja, ha svelato su Twitter qualche indiscrezione sui suoi progetti futuri: un’idea che sarà addirittura più grande e innovativa dello sblocco stesso degli iDevice. Di che si tratti, però, non è ben dato sapere.

«Pensate più in grande del jailbreak» è questo il messaggio lasciato su Twitter, segno di un’imminente rivoluzione per il mondo dei device iOS sottoposti allo sblocco rispetto alle impostazioni di default volute da Apple. Le ipotesi sono molte, ma nessuna trova ovviamente conferma.

Secondo le speculazioni apparse immediatamente in rete e sui social network, la prima possibilità è il lancio di un sistema per aggiungere funzioni a iOS senza bisogno di sottoporre effettivamente il device al jailbreak. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di installare Cydia senza dover modificare il firmware del device, mantenendo così intatta la garanzia. Per altri, invece, si tratterebbe di un sistema operativo addirittura terzo – una sorta di iOS sotto steroidi – realizzato da capo a piedi dallo stesso sviluppatore indipendente. Quel che è certo è che il jailbreak classico così come lo si conosce è pronto a morire, per dirigersi verso soluzioni più versatili, più facili da installare e davvero alla portata di tutti. Non resta che attendere, allora, ulteriori comunicazioni dall’account cinguettante di P0isxninja.

La filosofia del jailbreak nasce già dalle prime release del sistema operativo mobile di Apple, per ottenere di più da quei melafonini limitati dal walled garden di Cupertino. Nato inizialmente come soluzione per sbloccare gli iPhone vincolati con un operatore, in modo che fossero compatibili con tutte le SIM in commercio, la filosofia del jailbreak si è presto evoluta per aggiungere altri e interessanti ambiti. È nato ad esempio un nugolo di App Store alternativi – il più famoso e diffuso è certamente il già citato Cydia – con la possibilità di scaricare applicazioni rifiutate dal team ufficiale targato Mela. Sono arrivate feature per il controllo avanzato della batteria, del processore, per ampliare le capacità di calcolo del device o per introdurre funzioni – si pensi al tethering per troppo tempo assente da iOS – non previste da Apple. Ma c’è sempre il rovescio della medaglia: il jailbreak corrisponde anche al crescere del malware per iDevice, soprattutto quando si ricorre a modalità di fornitura delle app diverse da Cydia.

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