Brutte sorprese per i possessori di un device aggiornato a iOS 7: torna un vecchio bug, già presente in iOS 5, che porta alla vera e propria resurrezione di immagini precedentemente cancellate. Con tutto quello che ne comporta in termini di privacy, sicurezza e – perché no – anche di imbarazzo.
Gli smartphone – e in particolare iPhone 5 e iPhone 4S, così come si evince dalle statistiche di Flickr – sono ormai diventati dei perfetti sostituti delle macchine fotografiche compatte. Si riprende di tutto con il melafonino e, spesso e volentieri, quel che si scatta non è edificante né merita di essere tramandato ai posteri. Eppure pare che iOS 7 non si voglia slegare dal passato e, così, vecchie immagini cancellate tornano a fare capolino nel rullino fotografico. Almeno sotto forma di anteprima.
Il malfunzionamento non è immediato e, fortunatamente, le immagini a dimensione originale non vengono ripristinate, solo le anteprime. Per sperimentare il bug, si deve salvare nel rullino fotografico uno sfondo trasparente, come una PNG. Una necessità non così frequente, a conti fatti, a meno che non si utilizzi iPhone e iPad a scopo di sviluppo, dove le PNG completamente trasparenti possono servire nel design di siti Web o applicazioni. Una volta salvato il file, nel rullino fotografico inizierebbero a riemergere vecchie inquadrature: la loro disponibilità è limitata alle thumbnail, quanto basta però per portare a galla vecchi ricordi e minacciare la privacy.
A quanto pare, il bug sarebbe connesso a un’errata costruzione del database delle anteprime per i software di terze parti, conservato nella cartella Photo Data. Questo database permette di visualizzare il rullino in qualsiasi applicazione – software di fotoritocco, giochi e via dicendo – ma il malfunzionamento potrebbe essere particolarmente pericoloso in caso di furto. Così come sottolinea AppleInsider, un criminale potrebbe rinverdire vecchie fotografie semplicemente caricando una PNG trasparente, per poi minacciare il legittimo proprietario oppure diffondere in Rete immagini private e pericolose per la reputazione dell’utente.