iOS 7.1: più chiarezza per gli acquisti in-app

Apple estende in iOS 7.1 la trasparenza sugli acquisti in-app, con delle notifiche all'utente e limitazioni temporali per l'acquisto senza password.
iOS 7.1: più chiarezza per gli acquisti in-app
Apple estende in iOS 7.1 la trasparenza sugli acquisti in-app, con delle notifiche all'utente e limitazioni temporali per l'acquisto senza password.

L’epopea degli acquisti in-app, sviluppatasi nell’ultimo anno con numerose polemiche sulle modalità di gestione volute da Apple, continua anche in iOS 7.1. Con una svolta positiva, però: ora il sistema operativo avvisa l’utente di limitazioni ed esenzioni quando si appresta a effettuare una spesa all’interno di un’applicazione.

Il tutto è nato lo scorso anno, quando diversi genitori si sono trovati addebiti a tre zeri sulle loro carte di credito, a causa dei figli ignari intenti a giocare con un iPhone o un iPad. Stimolati nel gameplay a dotarsi di risorse aggiuntive – monetine, abbellimenti per un pet virtuale, trucchi per sbloccare i livelli – i piccoli si sono lanciati nell’acquisto compulsivo, del tutto inconsapevoli di spendere denaro reale. Apple ha ovviamente rimborsato le vittime della poca chiarezza dei developer, ma in molti si sono chiesti se l’azienda non potesse far di più per arginare il fenomeno.

Con iOS 7.1, arriva una nuova forma di tutela. Al primo acquisto in-app, l’utente viene informato tramite pop-up della spesa effettuata e, non ultimo, dell’esistenza di 15 minuti di tempo per gli acquisti successivi, senza necessità di immettere nuovamente la password. Qualora questo lasso di tempo non fosse gradito, il messaggio d’avviso spiega come impostare nuove limitazioni.

La questione degli acquisti in-app è arrivata addirittura alla Federal Trade Commission, con cui Apple ha deciso di cooperare senza riserve. L’accordo prevede un ammontare totale di rimborsi pari a 32 milioni di dollari, con l’aggiunta di nuove metodologie per frenare quella che potrebbe configurarsi come un inganno per il consumatore meno attento. In passato, la Mela ha già previsto messaggi esplicativi su App Store prima del download di applicazioni abilitate agli acquisti in-app, ora la palla passa quindi agli sviluppatori: chi crea applicazioni, accetterà una maggiore correttezza nei confronti dell’utente, con delle informazioni chiare e autoevidenti per evitare distrazioni, acquisti non voluti e spese capogiro, magari dal semplice divertimento di un videogioco?

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