Internet Festival: quanto sentiment per la Rete

La settima edizione del festival riflette su bufale, cybersecurity, impresa 4.0, copyright, pubblicità, per indagare lo stato attuale del web, e il nostro.
Internet Festival: quanto sentiment per la Rete
La settima edizione del festival riflette su bufale, cybersecurity, impresa 4.0, copyright, pubblicità, per indagare lo stato attuale del web, e il nostro.

E’ #sentiment la parola chiave della settima edizione di Internet Festival, l’evento che fa il punto sulla digitalizzazione della società attraverso il racconto della Rete e dei suoi protagonisti. Dal 5 all’8 ottobre eventi, installazioni, preview e approfondimenti tornano a popolare la città di Pisa, attraverso decine di appuntamenti diffusi nelle sue strade, scuole, chiese, auditorium, librerie.

Presentato al Talent Garden di Milano, Internet Festival 2017 ha un programma di quattro giorni particolarmente ricco e complesso, ma del quale si notano fili conduttori e uno spirito nuovo in questa edizione, in particolare per due grandi temi affrontati addirittura in diverse parti in più giornate: cybersecurity e post-verità. In entrambi i casi il festival dedica sezioni specifiche sia la mattina che il pomeriggio, con la formula degli speech individuali e la tavola rotonda finale tra tutti i relatori condotta da giornalisti. Per “Bufale, post verità e democrazia” interverranno tra gli altri il noto “cacciatore di bufale” Paolo Attivissimo e il collega Graham Brookie, i sociologi Davide Bennato e Alessandro Dal Lago, esperti di comunicazione e processi culturali come Annamaria Testa, Dino Amenduni, Massimiliano Panarari. Per il tema, già forte l’anno scorso, ma ogni anno affrontato in modo diverso, della cyberwar, la moderatrice Carola Frediani è una garanzia, così come il parterre composto da Alessandro Piva (Ingegneria delle Telecomunicazioni), Claudia Biancotti (Senior Economist Banca d’Italia), Matteo Flora (analista ed esperto di web reputation), Lucie Krahulcova (esperta di cybersecurity in ottica europea), Andrea Rigoni, Nunzia Ciardi (direttrice della Polizia Postale), Fabio Massa (Investigazioni Scientifiche e Digitali) e gli hacker etici Claudio Guarnieri e Vincenzo Iozzo.

Il fotografo Joan Fontcuberta, il sociologo Joan Subirats, l’ex consigliere per la comunicazione strategica alla Casa Bianca Graham Brookie, il Garante europeo della protezione dei dati Giovanni Buttarelli, il re di Musical.ly Luciano Spinelli: non c’è dubbio che questi nomi mostrino il carattere ibrido del festival e sostanzialmente orientato alle community digitali. Quest’anno però il festival di Pisa ha un nuovo carattere business. Meno robotica più advertising, economia social.

Interessante ad esempio il modo in cui gli organizzatori hanno messo assieme l’esperienza fatta nelle due scorse edizioni sull’influenza dei Big Data incrociandolo col manifatturiero e con la pubblicità, fino al programmatic advertising per arrivare alle pubblicità moleste e occulte da combattere attraverso un patto tra tutti gli operatori della filiera, un confronto che si annuncia serrato con protagonisti, tra gli altri, Massimo Russo, Giovanna Maggioni, Fabrizio Carotti, Alessandro Furgione, Luca Bordin, Giancarlo Vergori (se ne è parlato molto dopo la notizia dei fake banner su Facebook).

IF è tanto altro

Il festival è decisamente molto più di una sequenza di convegni. Cerca sintonie e ibridazioni con teatro, cinema, musica. C’è anche un format innovativo dove i responsabili di aziende, atenei e centri studi di eccellenza si confronteranno sul tema della crescita del nostro paese, intervallati da musica e comicità. Tra i relatori coinvolti, uno degli ospiti internazionali più importanti, Prabhakar Raghavan, vice capo dell’ingegneria di Google, Roberto Cingolani, direttore ITT di Genova nonché il responsabile di “Expo dopo Expo”, Miguel Benasayag autore del libro “Cervello aumentato, uomo diminuito”, il chirurgo Ugo Boggi, il sociologo politico Joan Subirats. Altrettanto ricca e un po’ diversa dal solito la sezione di Book(e)book, anche questa dedicata ai libri legati al tema #sentiment e innovazione, che porterà a IF17 libri sul mondo dei videogame, sulla netiquette, sulle parodie web (ci sarà Il Lercio), diritto all’oblio.

dida

15 settembre, Talent Garden Calabiana, Milano: Internet Festival presenta la settima edizione. Dedicata quest’anno al concetto di sentiment, l’edizione è come sempre sostenuta dal comune di Pisa e dalle sue università, dalla regione Toscana. Claudio Giua, direttore di IF, ricorda nell’introduzione al programma che il termine è mutuato dagli economisti inglesi passando dalla sociologia fino all’informatica. Oggi quel mondo parallelo fatto di opinioni ed emozioni, monitorate, registrate, misurate per esplorarne ogni potenziale di sfruttamento economico e sociale, in grado di cogliere orientamenti, direzioni e tendenze dei suoi abitanti, è definito così. Sentiment.

Chi fa Internet Festival

Internet Festival è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio di Pisa, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. La progettazione e l’organizzazione sono a cura di Fondazione Sistema Toscana. Il direttore del Festival è il giornalista Claudio Giua. Project leader Adriana De Cesare (Fondazione Sistema Toscana). Anna Vaccarelli (IIT-CNR) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente il comitato esecutivo e scientifico.

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