Internet Explorer sfida i browser rivali. E vince

Internet Explorer sfida Chrome e Firefox, uscendone vincitore. Ad arbitrare la gara è però Microsoft, la cui firma compare in calce alle regole del match.
Internet Explorer sfida i browser rivali. E vince
Internet Explorer sfida Chrome e Firefox, uscendone vincitore. Ad arbitrare la gara è però Microsoft, la cui firma compare in calce alle regole del match.

Tra i principali parametri nell’analisi della sicurezza di una sessione di navigazione figura senza ombra di dubbio il browser utilizzato. Tale aspetto è ben noto al team Microsoft che si occupa di Internet Explorer, il quale ha allestito un nuovo sito web per dare il benvenuto al progetto “Your Browser Matters“: trattasi sostanzialmente di un confronto tra i tre principali browser per eleggere una sorta di campione in termini di protezione offerta agli utenti.

Il vincitore di quella che può essere considerata una prima edizione della gara è proprio la versione 9 di Internet Explorer, che è riuscita a conquistare tutti e quattro i punti messi in palio. Altrettanto non sono riusciti invece a fare Google Chrome 14 e Mozilla Firefox 7, i quali si aggiudicano rispettivamente 2,5 e 2 punti su quattro. Diversi sono i criteri scelti da Microsoft come metro di giudizio nell’assegnazione dei punteggi, con il proprio browser che è riuscito a mettersi in luce in ogni aspetto analizzato, nonostante qualche ombra su alcuni parametri in cui IE non si è dimostrato sufficientemente all’altezza, ma che non ha tuttavia inficiato sul voto finale.

Capacità di aggiornamento automatico del software stesso e dei componenti aggiuntivi, possibilità di identificare eventuali minacce insite nei file scaricati dalla Rete, protezione nei confronti del phishing, utilizzo delle sandbox per isolare i processi del browser, vulnerabilità ad attacchi XSS e tanti altri ancora sono i parametri elencati da Microsoft sul sito ufficiale dell’iniziativa, la quale ha il duplice scopo di mettere in risalto Internet Explorer rispetto alla concorrenza e di invogliare gli utenti in possesso di edizioni precedenti del software per la navigazione di Redmond a migrare verso release più recenti: IE6, ad esempio, non riesce ad ottenere neppure un punto, mentre IE7 registra un risultato di uno su quattro.

Per dare maggiore valore all’iniziativa Microsoft ha poi invitato alcuni dei principali nomi della sicurezza informatica a valutare le metodologie utilizzate dal gruppo per analizzare i tre browser più diffusi su scala mondiale. Un’iniziativa dalla quale emerge un quadro in cui le ultime edizioni di alcuni browser non riescono ad offrire ai propri utenti un livello di sicurezza sufficientemente elevato secondo gli standard di Redmond: l’altro lato della medaglia nasconde poi una situazione che vede circa un utente su tre in possesso di versioni piuttosto datate del proprio browser, riportando a galla il perenne problema della sicurezza in Rete. Non sempre, in tal senso, è infatti soltanto colpa del browser: l’elemento umano ha forti responsabilità e la piena consapevolezza delle qualità dello strumento in uso rappresenta pertanto un elemento fondamentale.

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