È sicuramente
Si tratta indubbiamente di un possibilità strettamente legata al diritto di espressione e di informazione. In questo senso crediamo che le riflessioni fatte ad esempio dall’australiano D. Vaile abbiano una loro centralità.
Però ci sembra che fermare il problema all’accesso a Internet, sia una decisione leggermente limitata e limitativa. Non è solo una questione di "accesso" alla rete e all’informazione, ma anche delle libertà concesse ai singoli utenti. Dalle leggi per limitare le possibilità di giornalismo improvvisato, alle famose politiche anti-P2P, fino alla questione delle Net Neutrality, sono numerosi i settori in cui la nostra libertà sul Web viene minacciata.
Se l’accesso a Internet dovesse essere considerato un diritto fondamentale dell’uomo, bisognerebbe capire di che tipo di accesso stiamo parlando, con quali limiti. Il P2P è probabilmente la cartina di tornasole delle libertà effettive nella rete: finché i paesi continueranno a perseguire politiche miopi nei confronti di questo fenomeno, non basterà la non adesione alla legge dei 3 strikes per garantire la nostra libertà.
Per concludere, citando lo stesso Zeropaid, vi lasciamo con una domanda: voi che ne pensate?