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È online la bozza della Carta dei diritti fondamentali in Internet, il documento prodotto dall’apposita commissione voluta da Laura Boldrini per segnare anche da questo punto di vista il semestre di conduzione europea. Il testo è composto da un preambolo e una dichiarazione di
La pubblicazione della bozza era stata annunciata da qualche settimana, Stefano Rodotà, a capo della Commissione che l’ha elaborata, aveva accolto questo risultato come un passaggio fondamentale per lo sviluppo del paese. La battaglia del professore viene da lontano, quando insieme a
È pronta la prima bozza di Carta dei diritti di #Internet. Il commento di Stefano #Rodotà e @quinta: http://t.co/JGbo19WZxl #BillOfRights
— Camera dei deputati (@Montecitorio) October 8, 2014
Cosa dice la Carta
La bozza della
- Riconoscimento e garanzia dei diritti
- Diritto di accesso
- Neutralità della rete
- Tutela dei dati personali
- Diritto all’autodeterminazione informativa
- Inviolabilità dei sistemi e domicili informatici
- Trattamenti automatizzati
- Diritto all’identità
- Anonimato
- Diritto all’oblio
- Diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme
- Sicurezza in rete
- Diritto all’educazione
- Criteri per il governo della rete
In questa dichiarazione ci sono elementi sui quali c’è ormai unanimità di opinioni in Europa, come il doppio aspetto del diritto di accesso sia come lotta al divario digitale sia come conferma delle condizioni di parità tecnologiche, argomento che porta alla
Molti i riferimenti inevitabili al
Farà certamente discutere il passaggio dell’articolo 10 sul diritto all’oblio, che nella bozza diventa un vero e proprio diritto di ottenere la cancellazione dagli indici dei motori di ricerca dei dati che non abbiano più rilevanza, bilanciato però da due ottime precondizioni: non si può limitare la libertà di informazione base della formazione di un’opinione pubblica; chiunque può impugnare la cancellazione di una informazione davanti all’autorità giudiziaria per garantire l’interesse pubblico.
La bozza della Dichiarazione dei diritti in #Internet, dal 27 puoi dire la tua: http://t.co/b7cLV0VCQ5 #BillOfRights pic.twitter.com/pQhbevNlj5
— Camera dei deputati (@Montecitorio) October 13, 2014
La consultazione
Il testo è disponibile per la consultazione online che partirà dal prossimo 27 ottobre. La piattaforma è già stata usata in altre occasioni ed è molto semplice: chiunque può intervenire su tutti o alcuni articoli, sia con un contributo, sia giudicando il dibattito sin lì, condividendo le sue opinioni. Tutti i commenti entreranno a far parte del sistema di valutazione che arricchirà la bozza prima della stesura finale.
Finalmente anche l’Italia
L’Italia con questo documento fa la sua parte, finalmente, dopo alcuni anni di imbarazzante oscillazione tra teorie colpevolizzanti e proposte di legge intimidatorie e clamorosi salti in avanti senza costrutto. Grazie al lavoro della Commissione istituita alla Camera, forse anche il Belpaese scriverà nero su bianco quanto è necessario tutelare cittadini e Internet insieme, non uno contro altro, partendo da tutele generali che alimentino le future leggi su democrazia e diritti dell’era digitale. Lo stanno facendo inglesi e tedeschi, lo hanno già fatto i francesi.