In una parola: stupire

In una parola: stupire

Non capita spesso di essere realmente colpiti da una pubblicità o da un’azione di marketing. Mi è successo recentemente guardando la pubblicità di Sky, che sta emozionando l’Italia intera con la tenera storia del bimbo e del suo pupazzo che si cercano a vicenda.

Ma la TV ha delle armi potenti che il Web non ha: è il mezzo storico, irrinunciabile, il mezzo che instaura un monologo strettissimo con il consumatore, tanto da aver sostituito in molti casi anche la radio (e per questo si parla di effetto radio della TV, lasciata accesa anche se non la guardiamo).

Il Web deve arrangiarsi: il successo è legato alla creatività di chi sta dietro al browser e sviluppa idee, concetti, portali e situazioni originali.

Un’esperienza totalmente appagante in fatto di stupore l’ho vissuto visitando questo sito:

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Provare per credere: vi assicuro che non è soltanto un telefonino che fa il caffè…

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