Il worm Kelvir impone la chiusura di Reuters IM

Una nuova versione del worm Kelvir (W32/Kelvir.Re) si è prepotentemente manifestata nel servizio di messaggeria interna Reuters ed ha imposto al gruppo la chiusura del canale comunicativo basato su tecnologia Microsoft. Oggi si riapre.
Il worm Kelvir impone la chiusura di Reuters IM
Una nuova versione del worm Kelvir (W32/Kelvir.Re) si è prepotentemente manifestata nel servizio di messaggeria interna Reuters ed ha imposto al gruppo la chiusura del canale comunicativo basato su tecnologia Microsoft. Oggi si riapre.

Reuters ha temporaneamente chiuso il servizio di instant messagging interno all’azienda a causa di un attacco causato dal worm Kelvir. Il worm è noto a causa della propria caratteristica di affondare l’attacco tramite servizi di messaggeria istantanea. Dopo aver insidiato altre reti, nell’ultima versione W32/Kelvir-Re il virus ha colpito il messenger Reuters imponendone la chiusura da parte dei responsabili della sicurezza.

Il servizio Reuters è basato su piattaforma Microsoft: nato come strumento a sé stante, il network si è in seguito interconnesso agli altri IM esistenti (quali ad esempio MSN, la prima vera vittima di Kelvir, AOL Messenger e Yahoo! Messenger). Ad oggi l’IM Reuters annovera 60.000 utenti, 16.000 dei quali dipendenti dell’azienda stessa.

La sospensione del servizio è stata stabilita ieri a 5 ore dal primo attacco registrato. Ancora non è conosciuta la procedura esatta per il ripristino, ma entro fine giornata è previsto un completo riavvio dell’attività normale. Il worm si manifesta con un messaggio riportante un link: il click porta ad una pagina web che infetta la macchina trasformandola in un nuovo sistema untore. Onde evitare la paralisi Reuters ha chiuso ogni canale di comunicazione e solo in seguito al ripristino della situazione il servizio potrà riprendere.

Negli ultimi giorni sono state segnalate molte nuove versioni del worm Kelvir e la messaggeria MSN è stata quella maggiormente a rischio di infezione. Dal gruppo Microsoft si predica però calma e si assicura come la nuova epidemia sia stata contenuta dall’intervento Reuters: per gli utenti MSN non dovrebbe sussistere dunque alcun rischio concreto.

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