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La Open Content Alliance dopo due anni di sviluppo ha finalmente portato online il suo progetto di biblioteca digitale concorrente diretto di
Open Library
Quello dell’indicizzazione di tutte le informazioni del pianeta è da tempo un obiettivo e uno slogan proprio di Google, presso cui infatti già da tempo ci si è mossi sul terreno dei libri scatenando non poche polemiche per come il tutto sarebbe stato messo a punto in scarsa considerazione del copyright degli autori. In realtà quello che Google Books configura, è semplicemente il rendere indicizzato il testo dei libri visualizzando poi come risultato delle ricerche solo una piccola porzione del materiale in questione. Al contrario Open Library, appoggiandosi unicamente a materiale libero, visualizza interi libri in alta qualità e stampabili.
A supportare il progetto ci sono colossi quali Yahoo, MSN, Adobe e HP, tutti equamente interessati ad affiancare il proprio nome al business dei libri indicizzati (e distribuiti secondo modalità impeccabilmente legali). Quello dei libri online è infatti un business di comprovato successo come testimoniano i milioni di utenti che scelgono Amazon non solo per comprare libri, ma anche per decidere quali comprare e per fare delle ricerche tra le loro pagine interne.
In più Open Library può contare su un servizio precluso al rivale Google: appoggiandosi a