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La Svezia potrebbe essere la prima nazione ad avere un ISP “pirata”. L’idea è venuta al Partito del Pirata, movimento politico che ha ottenuto un grande successo alle
del 2009 e che ora, in previsione delle elezioni politiche di settembre in Svezia, dichiara di voler offrire un nuovo servizio di banda completamente votato al download pirata.
è il nome del fornitore di banda creato dal Partito del Pirata in collaborazione con alcuni partner tecnologici, assolutamente in linea con l’etica hacker. Ovvero: completamente anonimo, secondo le parole di Gustav Nipe, studente di economia, membro del Partito del Pirata e CEO di PirateISP, pubblicate su
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Il governo, secondo Nipe, non potrà monitorare gli utenti di PirateISP, e lo stesso provider si impegnerà a non conservare i log. Ogni tentativo di intrusione, infatti, significherà una violazione della costituzione svedese. Ma come farà PirateISP ad evitare le incursioni esterne, provenienti per esempio dagli Stati Uniti? Nipe su questo aspetto è chiaro: «Possono fare tutto quello che vogliono, ma noi ci rifiuteremo di seguirli. Non siamo d’accordo con ciò che dicono e con le leggi che stanno creando. Se loro hanno un problema con noi, allora avremo un problema».
PirateISP sembra anche sicuro di offrire un servizio di qualità. Come segnalato da
, il nuovo provider svedese offrirà connessioni da 10 Megabit, 100 Megabit o 1 Gigabit ad un prezzo di circa 33-70 dollari al mese. Al momento solo gli abitanti della cittadina di Lund stanno testando il servizio, in attesa che arrivino altre richieste e l’offerta si espanda. Lo scopo è quello di raggiungere il 5% della popolazione di Lund, anche se un numero maggiore è prevedibile. Nipe si è dichiarato soddisfatto di offrire un servizio di qualità prima di puntare più in alto.
Con la presenza al Parlamento Europeo e la vittoria sfiorata alle precedenti elezioni svedesi (e le nuove in arrivo), il Partito del Pirata potrebbe presto far partire una piccola rivoluzione digitale in un settore critico e problematico. Ora la palla passa ai cittadini svedesi, dalla cui reazione dipenderà tanto il futuro del Partito del Pirata quanto i destini del nuovo PirateISP annunciato.