Il
[!] Ci sono problemi con l'autore. Controllare il mapping sull'Author Manager
ha annunciato il suo ultimo sforzo, la creazione di un centro per la narrazione futuristica. Il centro si avvarrà delle nuove tecnologie per rendere gli
oggetti interattivi, secondo una dichiarazione ufficiale fatta dallo stesso Lab.
Il MIT Media Lab è co-diretto da tre ricercatori: V. Michael Bove Jr., che studia media object-oriented e televisione interattiva, Cynthia Breazeal, che si concentra sulla robotica, e Ramesh Rasker, che si occupa di tecnologie riguardanti le immagini, la visualizzazione e tecniche di cattura.
Il progetto
[!] Ci sono problemi con l'autore. Controllare il mapping sull'Author Manager
ha come obiettivo quello di creare "una sorta di racconto dinamico che possa continuare ad evolversi e prendere forma a seconda di chi è in ascolto" ha detto la Breazeal in una recente intervista.
Si sta lavorando su modelli di personalità digitali da implementare poi in contenuti multimediali, in modo da costruire un ponte tra il mondo virtuale e quello reale degli ascoltatori; essi potranno crearsi in tal modo, storie personalizzate e uniche, dipendenti anche dal modo di "sentirsi" durante la fruizione dei contenuti.
Il progetto si integrerà anche con lo studio di un altro gruppo, quello di
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che si occupa di nuove forme di esperienza interattiva e di ubiquitous computing. Esso si focalizza sul principio di rendere "senzienti" i dispositivi della vita di tutti i giorni, rendendo realistico e quanto mai attuale il concetto di
PAN (Personal Area Network).
Pensate se gli oggetti della nostra vita quotidiana, da un paio di scarpe alla bicicletta e al bagaglio, potessero fare un diario di tutto ciò che succede loro. Per fare ciò vi è la necessità di incorporare sensori e micromemorie in questi oggetti. Dei prototipi sono già stati usati in laboratorio, come ad esempio un ambiente musicale portatile in grado di riprodurre musica digitale di generi e ritmi diversi, in base a quello che si sta facendo.
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