
La progressiva diffusione dei contenuti editoriali online ha portato alcuni grandi gruppi a studiare nuovi sistemi per finanziarsi. Laddove le inserzioni pubblicitarie sulle pagine Web non bastano, si è proposta ai lettori la sottoscrizione di abbonamenti per la consultazione degli articoli, suscitando più di una perplessità attorno al nuovo abbozzato modello di business intrapreso. Ci sta provando in questi giorni anche il
Il portale del quotidiano permetterà a chiunque di leggere fino a 20 articoli al mese in modo del tutto gratuito, dopodiché verrà mostrata una finestra che invita i navigatori a sottoscrivere un abbonamento, con prezzi che variano tra 15 e 35 dollari, a seconda del numero di contenuti ai quali si desidera accedere. C’è però chi ha già trovato il modo di aggirare il sistema di protezione, grazie a un semplice account Twitter oppure a qualche semplice riga di codice Javascript.
I vertici del NYT hanno reso nota l’intenzione di non rinunciare ai quasi 30 milioni di visitatori unici mensili che fino ad oggi hanno cliccato le pagine del sito. Per questo motivo, tutti coloro che giungeranno agli articoli tramite link da motori di ricerca, blog o feed RSS, saranno liberi di portare a termine la lettura senza influire sul conteggio mensile. Da qui l’idea di lanciare un profilo Twitter,
Se si considera l’entità dell’investimento necessario alla realizzazione del paywall, quantificato da