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Durante il Cebit 2008 di Hannover,
Infatti, il riscaldamento prodotto, in particolare dalla CPU, provoca un’espansione di volume dell’aria contenuta all’interno di un pistone, localizzato al centro della base del dissipatore stesso.
Questo pistone, quindi, cambiando continuamente di posizione, è in grado di generare un moto di rotazione, un po’ come accade nei motori a scoppio delle vetture. L’effetto di questo moto è la messa in rotazione delle pale della ventola che, di conseguenza, raffredda il radiatore posto a lato del dissipatore stesso.
Si consideri che, secondo quanto dichiarato del produttore, l’Air Power Cooler è in grado di convertire il 70% del calore prodotto in energia di movimento che poi crea il raffreddamento. E tutto questo senza l’utilizzo di fonti di alimentazione esterne.