Il 2.0 è una burla "sociale"?

Il 2.0 è una burla

Molte delle

[!] Ci sono problemi con l’autore. Controllare il mapping sull’Author Manager

che segnaliamo e studiamo su Webnews hanno una caratteristica comune e che li rende “2.0”: la socialità.

La possibilità di condividere tutto con i propri amici, dalle foto dell’ultima vacanza al video romantico con la propria ragazza cambia il modo di intendere e vedere la Rete: aumentano ogni giorno le startup e le aziende che creano siti web e applicazioni sociali.

Non si riesce a star dietro a tutte le novità e ci si perde spesso tra inviti a versioni Beta, iscrizioni e login finite in fondo al nostro programma di posta elettronica e di gestione dei database delle password: anche per questo motivo Flickr e YouTube per ora bastano a molti.

L’esigenza voyeuristica porterà però dai social network ai social big brother come Your Truman Show: la nostra vita, quella reale, gettata in pasto ai navigatori, agli utenti di Internet. Come se non bastassero mezzi come Twitter capaci di creare una Twittersphera.

Sono leciti dunque i dubbi che si pone Giovy o il sottoscritto riguardo tutta questa socialità: non è che forse questo successo è dovuto ad una asocialità presente già nella real life e illusoriamente risolta attraverso questi siti web nel virtuale?

Quanti di voi utilizzano veramente i social network per contattare i propri amici, creare relazioni che poi costruiscono e fortificano nel tempo?

Autoreferenziale quanto volete ma credo che i blog riescano ad essere più diretti di questi strumenti; cosa ne pensate?

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti