/https://www.webnews.it/app/uploads/2008/01/news_5b5353ef4a8d7ccf.jpg)
Indicato come il possibile trimestre d’oro per IBM, gli ultimi tre mesi del 2007 hanno superato ogni più rosea aspettativa formulata nel corso dell’autunno dagli analisti e dagli stessi manager della società di Armonk. Nell’ultimo trimestre dell’anno appena terminato, il guadagno netto diluito ha infatti superato di 20 cents le previsioni fornite da analisti ed operatori economici: un risultato considerevole, che richiama alla mente, fatte le dovute proporzioni, i trend di crescita sorprendenti della prima bolla speculativa della New Economy.
Le notizie diffuse in questi giorni sulla prestazione economica della società hanno acceso i mercati, portando le azioni IBM a una crescita di 5,4 punti percentuali e il costo per unità a 102,93 dollari. In un periodo di latente recessione economica, con i mercati molto cauti e generalmente attendisti, il risultato di IBM si presenta in complessiva controtendenza. Con una particolare ricetta aperta ai paesi economicamente emergenti, la società di Armonk è riuscita a spiccare nell’ultimo trimestre delle sue attività per il 2007. L’aumento di investimenti in Brasile, Cina, India e Russia si è dimostrata una strategia vincente per ampliare presenza sul mercato e introiti.
Secondo le prime