IA suona Death Metal all'infinito, live su YouTube

Due esperti di musica hanno utilizzato una intelligenza artificiale e machine learning per generare musica Death Metal in live su YouTube.
IA suona Death Metal all'infinito, live su YouTube
Due esperti di musica hanno utilizzato una intelligenza artificiale e machine learning per generare musica Death Metal in live su YouTube.

Gli appassionati di Death Metal saranno felici di sapere che due esperti di musica, CJ Carr e Zack Zukowski, hanno usato l’intelligenza artificiale per generare un live streaming su YouTube potenzialmente infinito. Una trasmissione che scorre 24 ore su 24 e che vede l’intelligenza artificiale “suonare” solo musica Death Metal in streaming, nella sua variante più tecnica.

Alle urla gutturali, ritmi forsennati e chitarre distorte si aggiunge una componente prevalentemente tecnica, con diversi virtuosismi e intrecci di strumenti. I due hanno lavorato per molto tempo a una serie di algoritmi che si basano soprattutto su questo genere, ma anche su un gruppo in particolare: gli Archspire.

La rete neurale Dadabots è stata addestrata con l’ascolto dei loro album, che sono stati poi suddivisi in migliaia di piccoli campioni utili allo sviluppo dell’IA, che ne ha codificato lo stile. In questo modo si è in grado di produrre musica originale da questi ascolti. Il gruppo è canadese ed è estremamente tecnico, mentre in precedenza Carr e Zukowski si erano serviti di altri gruppi, cioè i Room For A Ghost, Meshuggah e Krallice.

L’intelligenza artificiale ha quindi creato tutta una serie di album, che si possono ascoltare anche sulla pagina ufficiale su Bandcamp. Ora però è stato aperto ufficialmente anche lo streaming, che sfrutta il Neural Audio Generation Model chiamato SampleRNN. In origine era stato creato per generare del testo dal parlato, ma poi è stato ripensato per la musica.

Ora non resta che ascoltare la produzione di questo algoritmo, che riesce a migliorare nel tempo, imparando anche dagli errori che commette. Ovviamente il risultato è ben lontano dalle produzioni originali che attualmente possono raggiungere gli essere umani, ma va visto solo come uno dei primi esperimenti in questo senso.

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