
I programmi per la sicurezza informatica vengono messi alla prova in un test chiamato
Il risultato è stato deludente: ben 17 non hanno superato il test, e fra questi non mancano nomi illustri, ben conosciuti anche in campo aziendale, quali McAfee, Sophos e Trend Micro.
Naturalmente questo non significa che i prodotti non siano validi: il test è superato se il programma identifica il 100% del malware in circolazione (wild list), usando le impostazioni di default e senza produrre falsi positivi.
I tre prodotti prima menzionati hanno, a ben vedere, "perso" con grande dignità, attestandosi oltre il 99% di successo, anche se diversi altri hanno avuto risultati meno soddisfacenti.
Secondo TechWorld il software Doctor Web è arrivato al 95%, e Security Coverage PC Live appena all’85%.
La cosa che ha stupito molti è che
John Hawes, a capo dell’equipe del VB100, ha commentato:
È preoccupante vedere quanti prodotti non riescano ad identificare correttamente malware che non è neppure nuovo. Gli utenti dovrebbero avere una protezione più accurata dai produttori dei loro antivirus
Non mancano
Sarà anche vero, ma se si può chiudere un occhio se il proprio antivirus non protegge da una minaccia sconosciuta, è molto meno comprensibile un fallimento laddove le informazioni siano disponibili da tempo, come dice Hawes.