I nostri tweet, un racconto surreale

Ricombinare i tweet di un account con effetti comici: una piccola applicazione ha tutto per diventare un cult.
I nostri tweet, un racconto surreale
Ricombinare i tweet di un account con effetti comici: una piccola applicazione ha tutto per diventare un cult.

In attesa di decidere se Twitter è una cosa seria, dopo che diversi studi han mostrato la sua natura elitaria e potenzialmente separatista, sta andando di moda una piccola applicazione Web molto divertente. La sua funzione? Ricombinare i nostri tweet.

“That can be my next tweet!” ha tutto per diventare una Web-addiction: semplice, colorata, un solo clic e coazione a ripetere. Talmente sciocco da risultare irresistibile.

Il sito si connette all’account e ne preleva i tweet, ricombinandoli in un messaggio totalmente nuovo, generalmente assurdo, che poi si può pubblicare. In pratica, il concetto è che non si butta via niente: le tante parole che usiamo nei nostri tweet, generalmente destinate a perdersi nell’oblio della Rete, possono trovare nuova vita se collegate casualmente.

La prima reazione, raccontando questa applicazione, potrebbe essere di perplessità, ma basta provarla per capire perché molti blog hanno deciso di recensirla.

Non è chiaro il metodo di analisi dei messaggi a 140 caratteri, sembra che l’applicazione colga le ripetizioni dei tweet e vada in senso contrario, per arrivare al risultato più improbabile, evitando così di incappare in messaggi troppo news-oriented.

Proprio su Twitter qualcuno ha fatto notare che questi tweet surreali somigliano a quelli di Charlie Sheen, che però fa tutto da solo.

In ogni caso, forse è stato trovato un modo divertente per usare Twitter anche quando non si ha proprio niente da dire. Se invece volete dire la vostra sul micro-social, potete votare al sondaggio di Webnews.it.

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