I film più piratati non sono disponibili online

I film più piratati al mondo sono anche tra quelli meno distribuiti online tramite streaming, noleggio o offerte di acquisto remoto.
I film più piratati non sono disponibili online
I film più piratati al mondo sono anche tra quelli meno distribuiti online tramite streaming, noleggio o offerte di acquisto remoto.

Sebbene possa sembrare lapalissiana e stonata, la realtà che sembra emergere da una nuova ricerca è destinata a far discutere: i film più piratati sarebbero quelli meno disponibili online tramite offerte legali. La pirateria, insomma, sarebbe l’antidoto identificato dall’utenza in assenza di offerte legali circa un determinato contenuto desiderato.

Tale realtà è prefigurata ormai da anni da coloro i quali combattono contro l’ostruzionismo cieco alla pirateria: se i dati trovassero conferma, infatti, sarebbe la dimostrazione tangibile del fatto che, in presenza di alternative comode, legali ed a prezzi ragionevoli, l’utenza sceglie il canale legale piuttosto dei rischi insiti nel mondo underground della pirateria. I dati sono quelli del sito PiracyData, un vero e proprio mashup delle informazioni ricavabili da TorrentFreak (la classifica dei film più piratati del momento) e Can I Stream It (database della disponibilità online dei maggiori titoli sul mercato).

Quel che ne esce è uno specchietto dal quale è possibile ricavare conclusioni molto semplici (non per questo scientifiche, non per questo di rilevanza assoluta, pur tuttavia estremamente indicative): meno un film è disponibile online tramite gli strumenti legali di distribuzione, più è scaricato da canali illegali.

Rapporto tra distribuzione pirata e distribuzione legale

Rapporto tra distribuzione pirata e distribuzione legale

Tra i dieci titoli della top ten, nessuno è disponibile in streaming; solo 3 sono disponibili a noleggio; solo 6 sono disponibili per l’acquisto. Lo specchietto suggerisce un mercato che ancora non ha sposato appieno le opportunità ed i modelli di business della distribuzione online, e per questo motivo deve scontare una pirateria patologica ben difficile da sradicare.

I numeri si accodano pertanto alla teoria che vede la pirateria come male congenito in grado di riempire i vuoti lasciati sulla strada da un mercato non sufficientemente strutturato per poter soddisfare la domanda. Combattere la pirateria, in quest’ottica, dovrebbe essere dunque anzitutto realizzato favorendo la transazione online dell’offerta cinematografica. Solo in seguito la lotta ai pirati avrebbe un significato nuovo e vero.

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