Huawei, consegne smartphone in caduta libera

A causa del Coronavirus, il mercato degli smartphone ha subito perdite notevoli a febbraio, ma Huawei è il produttore che subirà le conseguenze peggiori.
A causa del Coronavirus, il mercato degli smartphone ha subito perdite notevoli a febbraio, ma Huawei è il produttore che subirà le conseguenze peggiori.
Huawei, consegne smartphone in caduta libera

La pandemia dovuta al Coronavirus ha messo in ginocchio diversi settori industriali, tra cui quello degli smartphone. Secondo il report di Strategy Analytics, tutti i produttori ha consegnato meno unità a febbraio, ma il dato peggiore riguarda Huawei. L’azienda di Shenzhen ha subito un vero e proprio tracollo, peggiore di quello previsto in seguito al ban imposto dall’amministrazione Trump.

Huawei aveva superato Apple nel 2019, nonostante l’impossibilità di installare i Google Play Services sui nuovi smartphone. All’incremento del market share avevano soprattutto contribuito i consumatori cinesi che considerano il produttore una vittima del bullismo statunitense. Huawei aveva previsto una diminuzione di unità vendite nel 2020 intorno al 20%, ma a causa del Covid-19 la percentuale sarà superiore.

Secondo Strategy Analytics, le consegne globali sono diminuite del 38% in un anno, passando da 99,2 milioni (febbraio 2019) e 61,8 milioni (febbraio 2020). In Asia sono state chiuse molte fabbriche e i consumatori non possono uscire per acquistare i nuovi smartphone nei negozi. Un simile trend è atteso a marzo, in quanto anche in Europa e Stati Uniti non è possibile effettuare acquisti diversi dai beni di prima necessità.

Il dato relativo a Huawei è ancora più preoccupante. Il produttore cinese ha consegnato 22,2 milioni di unità ad ottobre, 19,6 milioni a novembre, 14,2 milioni a dicembre, 12,2 milioni a gennaio e solo 5,5 milioni a febbraio. Apple ha consegnato 16 e 10,2 milioni di unità nei mesi di gennaio e febbraio, mentre Samsung ha consegnato 20,1 e 18,2 milioni di unità.

I principali concorrenti di Huawei hanno subito fiutato l’opportunità di incrementare le loro quote di mercato. Xiaomi ha perso il 30% in un anno, ma ha consegnato più smartphone (6 milioni) ed è pronto ad aggredire la fascia alta con i Mi 10 e il Redmi K30 Pro. Anche Oppo darà filo da torcere con i suoi Find X2/X2 Pro.

Almeno in Cina la situazione dovrebbe tornare alla normalità entro i prossimi due mesi, ma sui mercati internazionali si prevede ancora un calo delle consegne. La nuova serie P40 rischia di avere poco successo per cause non imputabili a Huawei.

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