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Huawei torna a parlare di
Secondo quanto riferito dal CEO di Huawei, Apple starebbe perseguendo la corretta strada per la protezione della
Zhengfei si è riferito ad Apple nel corso di un intervento per il Financial Times, per spiegare come Huawei sia contraria alla consegna delle informazioni degli utenti alle autorità governative, comprese quelle cinesi:
I dati sono posseduti dai clienti, non sono nostri. Gli operatori devono tracciare gli utenti, poiché altrimenti le telefonate non sarebbero possibili. È quindi una responsabilità degli operatori. Noi, come fornitori di dispositivi, non tracciamo alcun dato. Non lo faremo mai. Se l’avessimo fatto almeno una volta, gli Stati Uniti avrebbero le prove da distribuire in tutto il mondo. Di conseguenza, nelle 170 nazioni in cui operiamo smetterebbero di comprare i nostri prodotti e la nostra compagnia collasserebbe.
Al momento, però, non è dato sapere se Huawei abbia intenzione di adottare una politica così pubblicamente esplicita come quella di Cupertino. Apple, infatti, ha avviato una vera e propria campagna per la protezione della privacy, anche opponendosi direttamente ad agenzie federali come l’FBI e il Congresso degli Stati Uniti, nonché fornendo agli utenti appositi strumenti per la verifica, il controllo e la cancellazione dei propri dati.