HTML5, il migliore è Internet Explorer 9

Secondo i test compiuti dal Worldwide Web Consortium, in area HTML5 il browser migliore al momento è Internet Explorer 9
Secondo i test compiuti dal Worldwide Web Consortium, in area HTML5 il browser migliore al momento è Internet Explorer 9
HTML5, il migliore è Internet Explorer 9

Il W3C ha diramato i risultati dei propri test ufficiali relativi alle performance su HTML5 dei vari browser sul mercato. Ed il premio per la miglior interoperabilità va, probabilmente a sorpresa, ad Internet Explorer 9.

I numeri sono stati elargiti da parte del Worldwide Web Consortium sotto forma di pagina Web sulla quale non solo è possibile prendere visione del risultato complessivo dei test, ma è possibile verificare gli stessi tramite appositi test sui singoli userAgent presi in esame. Gli “Official HTML5 Test Suite Conformance Results” hanno messo sotto stress le ultime avanguardie del browsing: IE9 Platform Preview 6, Google Chrome 7.0.517.41 beta, Firefox 4 Beta 6, Opera 10.60 e Safari 5.0.7533.16. Il tutto è stato inoltre compilato prendendo in esame:

  • attributes
  • audio
  • canvas
  • getElementsByClassName
  • foreigncontent
  • video
  • xhtml5

Questi i risultati:

W3C Official HTML5 Test Suite Conformance Results

«L’interoperabilità è la capacità di due o più sistemi o componenti di scambiare informazioni e di usare informazioni che siano state scambiate»: secondo la definizione IEEE, in area HTML5 il riconoscimento per i risultati migliori va senza dubbio al nuovo IE9 tenendo Google Chrome in seconda piazza e Firefox sull’ultimo scalino del podio. Opera e Safari risultano essere i browser meno completi in tal senso, evidenziando ancora lacune significative.

Il significato dei test medesimi è chiarito dal W3C in calce alle tabelle con i risultati: una semplice suite di test incarna un chiaro pannello di raffronto tra i vari strumenti, il che si fa automaticamente motivo di concorrenza e stimolo primo affinché tutte le parti si allineino in fretta con i dettami del consorzio W3C e l’interoperabilità possa divenire in tempi brevi una realtà consolidata sul mercato. Nella fattispecie la suite del W3C appare ancora incompleta e non tutte le parti coinvolte condividono termini e metodo adottati. Trattasi tuttavia di un punto di partenza in grado di offrire giudizi in divenire a mano a mano che i test proseguiranno ed il consorzio renderà più ricca la gamma dei cardini di raffronto.

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