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HTC tenta nuovamente di riorganizzarsi e di tornare in attivo e proprio per questo ha deciso di licenziare 1.500 dipendenti dalla sua unità produttiva di Taiwan, pari a circa il 22% della sua forza lavoro complessiva (6.450 dipendenti). In una nota ufficiale, la società ha dichiarato che sfrutterà i risparmi ottenuti per tentare di riorganizzarsi per il futuro. Purtroppo, le riorganizzazioni interne sono diventate abbastanza comuni all’interno della società che sta tentando da molto tempo di tornare in utile. Poco dopo le dimissioni del presidente della divisione mobile di HTC, nel mese di febbraio, la società aveva deciso di unire le divisioni VR e mobile in un unico soggetto sempre con l’obiettivo di ottimizzare le sue attività.
Nemmeno il recente lancio del modello HTC U12+ ha aiutato a risollevare le sorti della società, sebbene questo prodotto abbia permesso di dare un po’ di ossigeno all’azienda. Inoltre, questo smartphone Android è stato accolto dalla critica in maniera abbastanza tiepida. Allo stesso modo, il visore
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Dal 2014 i profitti della società sono sempre negativi. I tempi in cui HTC era un’azienda punto di riferimento sono davvero molto lontani. La società, per esempio, nei primi cinque mesi del 2018, ha registrato 437 milioni di dollari di fatturato con un calo del 43,9% rispetto all’anno precedente, sebbene abbia registrato un aumento del 16,5% del fatturato nel mese di maggio a seguito del lancio l’HTC U12+.
In ogni caso, nonostante tutti i suoi problemi, HTC non vuole desistere ed ha più volte fatto sapere di voler rimanere nel settore mobile. Questa nuova ondata di licenziamenti sarà completata entro la fine di settembre e l’azienda ha fatto sapere che aiuterà i suoi ex dipendenti a superare questa crisi ed a trovare un nuovo lavoro.