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A pochi giorni dall’apparizione nei negozi di Stati Uniti, Regno Unito e Australia, giunge il primo teardown di HomePod. Come ormai consuetudine, è iFixit a proporre il primo smontaggio del dispositivo, rivelando non poche sorprese. Innanzitutto, lo speaker di Cupertino è stato progettato affinché duri a lungo nel tempo, data la solidità delle sue componenti. Allo stesso tempo, il device risulta molto difficile da riparare a livello domestico, se non del tutto impossibile.
iFixit ha incontrato non poche difficoltà nel disassemblare il nuovo
Ogni parte del
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Dal punto di vista tecnico, oltre al set di tweeter disposti a 360 gradi e al grande subwoofer centrale, HomePod include un chipset A8 associato a 1 GB di RAM, nonché uno storage flash da 16 GB. Al momento, questo storage è usato unicamente per il sistema operativo, poiché qualsiasi brano in riproduzione deve essere trasmesso in streaming, ma non si esclude nuove feature possano essere lanciate in futuro.
In definitiva, iFixit ha elogiato la qualità costruttiva dell’altoparlante domestico, definendolo uno dei migliori design ingegneristici oggi presenti sul mercato, tuttavia sconsiglia ampiamente l’intervento da parte dell’utente domestico: il grado di riparabilità, infatti, è solo uno su una scala di dieci punti.