
Zooppa e Crowdsourcing Week organizzano insieme il “Crowdsourcing Week Summit Venice” ospitato da H-FARM. Per la prima volta la realtà internazionale che organizza conferenze in tutto il mondo terrà questo evento sul tema del crowdsourcing in Italia. La creatività collettiva, l’economia che vi sottende e produce saranno al centro della due giorni con speaker internazionali.
Il crowdsourcing sta cambiando le aziende e la loro organizzazione. Un fenomeno che ha aumentato esponenzialmente le possibilità per chiunque di entrare in contatto con clienti in tutto il mondo. Un po’ come il
di cui si è discusso alcuni giorni fa, questa rivoluzione ha bisogno di piattaforme e anche di norme.
Per la versione italiana di questo evento itinerante è stata scelta come testimonial
, nata nel 2007 all’interno proprio dell’acceleratore H- FARM Ventures. La piattaforma italiana è leader nel mondo con più di 285.000 utenti iscritti attivi provenienti da tutti i paesi e oltre 450 campagne avviate e concluse.
5-6 Marzo @hfarm ospiterà @CrowdWeek per la prima volta in Italia → http://t.co/n6ppX3pFPm pic.twitter.com/WTN8PAxp3J
— Zooppa Italia (@zooppaitalia) February 19, 2015
Gli speaker
Il prossimo 5 e 6 marzo a Roncade (Tv), speaker, influencer, aziende e grandi operatori del settore si riuniranno per affrontare e discutere dei diversi ambiti in cui il fenomeno del crowdsourcing si sta espandendo. Tra questi si riconoscono molti protagonisti anche di recenti panel sulla sharing economy – in un certo senso l’insieme dentro il quale opera anche il crowd – come Davide Ghezzi, founder and CEO di Letzgo, Andrea Saviane, country manager di BlaBlaCar, Matteo Stiffanelli di AirBNB,
di Uber, Sean Moffit di Wikibrands, Ruxandra Creosteanu e Emanuele Musa di Babele, Roberto Espostio di DeRev, Claudio Bedino di Starteed.
Insieme ai grandi player, anche osservatori e narratori del fenomeno, come Ivana Pais, Silvia Vianello (moderatrice della due giorni insieme a Epi Ludvik Nekaj), Cristina Tajani, che al comune di Milano ha lavorato al primo documento di riconoscimento pubblico della sharing economy, Marta Mainieri, la founder di
.
Matteo Sarzana, general manager di Zooppa, considera molto positivamente questo summit:
Sarà un’occasione unica per entrare in contatto con le realtà più importanti in questo settore e scoprire come è possibile sfruttare queste nuove opportunità per migliorare il proprio business. Il crowdsourcing ha investito tutti i business attuali: dalla creatività ai viaggi, passando per i trasporti e il design. Le persone hanno oggi la straordinaria opportunità di entrare in contatto con realtà fino a poco tempo fa difficilmente avvicinabili e di mettersi in gioco su
scala globale.
Ultimi posti disponibili per #CSWVenice, il 1° Summit italiano sul crowdsourcing!
Registrati: http://t.co/OJegxRDjO3 pic.twitter.com/X5mguP9LLf— H-FARM (@hfarmspa) February 23, 2015
Il programma, e come partecipare
La prima giornata dell’evento, che si svolgerà nella cornice di H-FARM a due passi dalla laguna di Venezia, sarà dedicata alle aziende e incentrata su workshop e tavole rotonde, mentre la seconda sarà aperta alla community di creativi che saranno invitati a esprimere la loro creatività. Gli stimoli non mancano, le sessioni includono molti temi, dalla co-creazione all’intelligenza collettiva, dalle smart city al crowdfunding.
Programma e iscrizioni (sconto del 30% per gli studenti) e tutte le informazioni sono sulla pagina
.
Cos’è il crowdsourcing?
Una definizione neutrale e letterale di crowdsourcing è la “co-creazione di un contenuto da parte di un certo numero di persone attraverso la Rete”. Crowdsourcing è perciò la pratica di coinvolgere diverse persone (potenzialmente milioni) a uno stesso obiettivo – che esso sia commerciale, oppure benefico poco importa – grazie alla connettività, ma si intende anche il cambiamento di attribuzione di valore dentro il mercato degli oggetti e delle idee, a tutti i livelli. Politica, educazione, ricerca scientifica, non c’è quasi settore determinante della società che non sia coinvolto da questa pratica che ha una naturale spinta alla democraticazzione e all’innovazione. Con tutti i pregi e i rischi connessi dal passaggio alla dinamica pochi-molti a quella molti-molti.