Hey Siri, rischio dati personali? Dubbi in rete

Il comando Hey Siri potrebbe esporre dati personali a terzi, se non configurato adeguatamente: è quanto ha svelato una giovane tramite Twitter.
Hey Siri, rischio dati personali? Dubbi in rete
Il comando Hey Siri potrebbe esporre dati personali a terzi, se non configurato adeguatamente: è quanto ha svelato una giovane tramite Twitter.

Tra le funzioni più comode degli iDevice di ultima generazione, il comando “Hey Siri” è di certo uno dei preferiti dall’utenza. Grazie a questa feature, è infatti possibile interrogare l’assistente vocale di Apple in qualsiasi momento, anche quando si hanno le mani occupate. Di recente, però, una giovane ha messo in dubbio la sicurezza di questo sistema: secondo quanto reso noto su Twitter, Siri potrebbe comunicare dati personali a terzi, violando così la privacy del proprietario del telefono.

La polemica nasce dal racconto di una giovane utente Twitter che, dopo aver ritrovato un iPhone 7 perduto dalla legittima proprietaria, ha ottenuto da Siri informazioni in realtà riservate. Secondo quanto riferito da @afronomics_ sul microblogging, durante un’uscita la ragazza avrebbe rinvenuto uno smartphone Apple nel bagno di un locale, probabilmente dimenticato dalla proprietaria. Naturalmente bloccato con apposita password, per la giovane non è però stato difficile risalire alle informazioni personali dell’utente, con lo scopo certamente nobile di riconsegnare il prima possibile il dispositivo.

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A quanto pare, approfittando del comando “Hey Siri”, la ragazza sarebbe riuscita a ottenere dettagli privati dall’assistente Apple, tra cui il nome della proprietaria, l’indirizzo del domicilio e la posizione geografica della sua vettura parcheggiata. Il tutto semplicemente pronunciando le domande giuste, ovvero “Hey Siri, come mi chiamo?” e “Hey Siri, dove vivo?“. In questo modo i blocchi di sicurezza con password sarebbero stati aggirati, ma un simile livello di collaborazione da parte della voce robotica di Apple potrebbe esporre gli utenti agli occhi indiscreti di malintenzionati.

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Organizzato l’incontro per la restituzione del dispositivo, la giovane ha deciso di informare la proprietaria di quanto accaduto, convincendola a modificare le proprie impostazioni di privacy e a disattivare il comando “Hey Siri”. Apple non ha al momento commentato ufficialmente la questione, ma pare che la problematica non sia connessa a precisi bug di iOS, quanto dal livello di sicurezza scelto dagli stessi utenti. Nelle impostazioni del sistema operativo, infatti, è possibile disattivare la disponibilità di Siri quando lo schermo del device è bloccato.

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