In passato ci siamo
Nella lettera si chiede un pagamento di circa 500 sterline che, nel caso non venisse corrisposto, sfocerebbe in una denuncia penale. Ma di sicuro quel che ha maggiormente oltraggiato e imbarazzato i destinatari delle missive è l’accusa di aver scaricato materiale pornografico: un’anziana signora ha dichiarato di essere svenuta dopo aver ricevuto la notizia, un’altra "fruitrice di porno", sessantenne, sostiene di non aver mai sentito parlare di reti P2P e che il suo choc è stato tale da non essere riuscita a dormire per una settimana.
Michael Coyne dello studio legale
Un avvocato cinico direbbe che si tratta solo di un esercizio per far soldi. Se si spediscono 10000 lettere e si chiedono 500 sterline ogni volta, basta che paghi la metà delle persone coinvolte per metter su un bel po’ di denaro. Poiché si tratta di porno, chi viene accusato non vorrà portare il caso davanti alla corte ed è più probabile che preferisca pagare per mettere tutto a tacere, anche se è totalmente innocente.
I rappresentanti legali della DigiProject replicano che la cifra di 500 sterine è stata ottenuta calcolando i danni dovuti alle mancate vendite più il costo necessario per raccogliere le prove, e che si tratta di una somma infinitamente più piccola rispetto a quella che sarebbe fissata da una corte in caso di condanna.
La DigiProject è una azienda di Francoforte che ha come motto "trasformare la pirateria in profitto". In sostanza, rintraccia gli indirizzi IP dei presunti pirati informatici per poi, tramite un’ingiunzione del tribunale,
Pare inoltre che l’azione legale della DigiProject sia partita su mandato del magnate del porno statunitense John Stagliano, il quale però, contattato dalla BBC, si è dimostrato ignaro e stupito della cifra chiesta come risarcimento, credendo invece che si trattasse di "50 Euro o 50 dollari".
Nel frattempo, TorrentFreak