Governo.it sotto i colpi degli Anonymous

Gli Anonymous hanno scagliato il proprio attacco contro il sito Governo.it in segno di protesta, rallentandone così le operazioni per alcuni minuti
Governo.it sotto i colpi degli Anonymous
Gli Anonymous hanno scagliato il proprio attacco contro il sito Governo.it in segno di protesta, rallentandone così le operazioni per alcuni minuti

Nella giornata di ieri il sito ufficiale del Governo italiano ha dovuto sopportare i colpi degli “anonimi”, il gruppo di protesta che si sta facendo conoscere per le proprie offensive di matrice ideologica che alzano la voce a livello internazionale su tematiche e situazioni particolari. Il sito non risulta essere mai caduto completamente, ma i server hanno subito vari minuti di rallentamento a causa dell’eccessivo carico da sopportare.

Il gruppo opera ormai da mesi, ma la sua offensiva ha assunto piena popolarità nel momento in cui ha iniziato a colpire i siti di Visa, Mastercard e PayPal per l’ostruzionismo posto nei confronti di Wikileaks. L’arma con cui gli “anonymous” agiscono è l’utilizzo di strumenti che consentono l’organizzazione di collegamenti massivi (“Distribuited Denial of Service”) sui server dei siti presi di mira: l’approdo coordinato di molti IP porta i server a gestire troppe informazioni nell’unità di tempo, determinando così un disservizio che si fa simbolica protesta.

Il DDoS contro governo.it è spiegato in un documento online che consente di dare un senso preciso all’attacco perpetrato nei confronti delle istituzioni italiane:

La   rete si è mossa per riempire il vuoto lasciato dai media tradizionali,   fornendo ai cittadini le informazioni necessarie per spingere i loro   governi a rendergli atto. Noi condividiamo la responsabilità di   difendere le libertà fondamentali dell’uomo. Ora è tempo di reagire e Anonymous sarà sempre presente in quei luoghi in cui queste libertà vengono meno.
La situazione politica ed economica in Italia è diventata insostenibile.
Il Governo italiano ha tra le sue priorità quelle di censurare il web, di rendere la giustizia uno strumento iniquo, di favorire la prostituzione (anche minorile), di praticare oscuri rapporti con la mafia, di corrompere e manipolare l’informazione per fini personali.
No, un governo così non sarà mai un governo appoggiato dai cittadini, dagli Anonymous. Noi non amiamo la violenza, noi non vogliamo la guerra, noi non cerchiamo di creare disordini. Noi siamo i protettori umili e innumerevoli della libertà di parola, NOI siamo la massa critica.

Nel manifesto pubblicato il gruppo degli Anonymous dipinge pertanto un quadro molto vasto di situazioni e principi, rendendo così la protesta comprensiva di motivazioni sociali, politiche e relative alla libertà di espressione.

Noi, Anonymous, la massa critica, non siamo terroristi, siamo amici dei cittadini, perchè siamo cittadini. Noi siamo lo strumento della coscienza collettiva globale che si sta risvegliando.

Protesta, non terrorismo: il gruppo spiega di non voler essere schierato né a destra né a sinistra, ma di voler piuttosto portare il proprio movimento al livello di cittadini schierati tutti sullo stesso fronte contro i soprusi dei poteri politici. La matrice che ha soffiato sul fuoco della protesta egiziana, dunque, inizia a farsi sentire anche in Italia con una azione fortemente simbolica e priva di conseguenze di particolare rilevanza. La protesta ha però forte eco mediatica, dunque lo scopo è raggiunto:

Manifesto degli Anonymous

Estratto dal manifesto degli Anonymous

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