Google vuole tornare sulla Luna

Google ne è sicuro: tornare sulla Luna offrirebbe importanti opportunità alla popolazione della Terra: innovazione tecnologica, energia rinnovabile, analisi scientifiche ottimizzate. Un concorso apposito stimolerà l'iniziativa privata sull'esperimento
Google vuole tornare sulla Luna
Google ne è sicuro: tornare sulla Luna offrirebbe importanti opportunità alla popolazione della Terra: innovazione tecnologica, energia rinnovabile, analisi scientifiche ottimizzate. Un concorso apposito stimolerà l'iniziativa privata sull'esperimento

Google intende riportare l’essere umano sulla Luna. L’obiettivo è dichiarato esplicitamente in un post sul blog ufficiale del motore, post nel quale il gruppo promette 30 milioni di dollari per un concorso nel quale sarà l’iniziativa privata a tentare l’avventura con obiettivi specifici da raggiungere entro date prefissate. La guerra fredda che qualche decennio fa spingeva l’uomo all’avventura nello spazio oggi sublima in sfida imprenditoriale e nel tentativo di far proprie le opportunità esistenti nello spazio.

Google Lunar X Price

Il comunicato Google è stato diramato anche con traduzione in italiano. I contenuti principali:

Principi
«Aziende private di tutto il mondo concorreranno per far atterrare sulla Luna una navicella-robot (rover) finanziata con mezzi privati, in grado di completare i diversi obiettivi della missione, tra cui esplorare la superficie lunare per almeno 500 metri e inviare video, immagini e dati sulla Terra […] “Moon 2.0”, la seconda fase dell’esplorazione lunare, non si limiterà a piantare bandierine e lasciare impronte umane sulla superficie: l’obiettivo stavolta e andare sulla Luna per rimanerci. La Luna è il trampolino di lancio verso il resto del sistema solare, oltre ad essere una fonte di soluzioni ad alcuni dei problemi ambientali più impellenti che si trova a dover affrontare oggi il nostro pianeta, ad esempio l’autonomia energetica e il cambiamento climatico. L’importanza dell’esplorazione lunare è riconosciuta ormai da governi di tutto il mondo e le agenzie spaziali di nazioni come Stati Uniti, Russia, Cina, India, Giappone e dei Paesi dell’Unione Europea progettano già l’invio di sonde sulla Luna nel prossimo decennio».

Premi
«I 30 milioni di dollari complessivi della borsa sono suddivisi in un primo premio di 20 milioni, in un secondo premio di 5 milioni e in 5 milioni di premi in bonus. Per vincere il primo premio, un team dovrà riuscire a far atterrare sulla Luna un’astronave finanziata con mezzi privati, a esplorarne la superficie per almeno 500 metri e a trasmettere sulla Terra uno specifico pacchetto di video, immagini e altri dati. Il primo premio avrà un importo di 20 milioni di dollari fino al 31 dicembre 2012, dopo di che scenderà a 15 milioni di dollari fino al 31 dicembre 2014 […] Bonus aggiuntivi in premi potranno inoltre essere assegnati in caso di completamento di obiettivi supplementari della missione, quali, ad esempio, percorrere distanze più lunghe (superiori a 5.000 metri), ritrarre immagini di artefatti umani (ad es. resti della missione Apollo), scoprire ghiaccio d’acqua e/o sopravvivere a una rigida notte lunare (corrispondente a circa 14,5 giorni terrestri). L’astronave che parteciperà alla competizione sarà corredata di videocamere e telecamere fisse ad alta definizione e invierà sulla Terra immagini e dati che saranno visibili al pubblico sul sito web Google Lunar X PRIZE».

Obiettivi
«Riserva naturale di materie prime, il suolo lunare è costituito per oltre il 40% del suo peso da ossigeno, la stessa sostanza da cui è costituita per la maggior parte la massa del propellente dei razzi. Grazie al suo “pozzo di gravità” meno profondo, la Luna è il trampolino di lancio ideale per l’universo […] La Luna può contribuire a salvare la Terra. Per più di 30 anni la NASA e il Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti hanno sperimentato vari metodi per catturare l’abbondante energia solare pulita presente nello spazio per l’uso sulla Terra. Sebbene la tecnologia necessaria per realizzare questo processo sia ormai nota, gli elevati costi connessi al lancio di materiale al di fuori del profondo pozzo gravitazionale terrestre hanno impedito fino ad oggi l’implementazione di questi sistemi. Tuttavia, se si utilizzasse materiale lunare per la costruzione spaziale, sarebbe possibile fornire alla Terra energia pulita 24 ore su 24 senza biossido di carbonio e altri rischi per la biosfera […] La Luna può insegnarci qualcosa sul passato geologico della Terra […] La Luna ci consente di osservare meglio lo spazio […] La Luna può rappresentare l’ambiente più ostile che dovremo affrontare nel prossimo futuro. Per esplorare e sopravvivere in questo ambiente saranno necessari progressi tecnologici non indifferenti. Molte di queste tecnologie potranno avere un uso pratico anche sulla Terra».

Il concorso è stato messo in opera in collaborazione con la X Price Foundation, associazione non profit che già si occupa di iniziative similari. L’avvento di Google ha dato spessore e rilevanza al contest, il quale diventa ora oltremodo appetibile per i privati che intendono investire per mandare sulla Luna la propria strumentazione. Sul sito ufficiale è disponibile molto materiale relativo al progetto con tanto di storia e informazioni legali relative alla sopraggiunta idea di ritentare l’allunaggio.

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