Google lancia VR180 Creator per macOS e Linux

Il gruppo di Mountain View pubblica (in download gratuito) il software per l'editing dei contenuti VR180, su computer con sistema operativo macOS e Linux.
Google lancia VR180 Creator per macOS e Linux
Il gruppo di Mountain View pubblica (in download gratuito) il software per l'editing dei contenuti VR180, su computer con sistema operativo macOS e Linux.

Introdotto nel mese di gennaio, VR180 è un nuovo formato di contenuti multimediali presentato da Google come una sorta di evoluzione della classica realtà virtuale, in grado di migliorare la percezione della profondità. Nel fine settimana il gruppo di Mountain View ha lanciato il software dedicato all’editing dei file acquisiti mediante dispositivi come Lenovo Mirage Camera o Yi Horizon VR180.

Il download può essere effettuato in modo del tutto gratuito attraverso il sito ufficiale dell’iniziativa. Al momento non è dato a sapere quando arriverà la versione Windows. Due le funzionalità incluse: “Convert for Publishing” che si occupa di convertire le registrazioni fisheye acquisite in un formato standard da importare poi in un tradizionale programma di editing (come Adobe Premiere o Final Cut Pro) e “Prepare for Publishing” che al termine delle modifiche allega ai file generati i metadati VR180 così da renderli visibili sia in 2D sia in modalità VR, all’interno di piattaforme come YouTube o Google Foto.

L'interfaccia del software VR180 Creatore lanciato da Google per computer macOS e Linux

L’interfaccia del software VR180 Creatore lanciato da Google per computer macOS e Linux

Abbiamo avuto modo di mettere alla prova la Mirage Camera di Lenovo a fine febbraio in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, in accoppiata con il visore Mirage Solo ed effettivamente la sensazione di profondità trasmessa risulta essere maggiore rispetto a quanto solitamente avviene con un apparecchio VR. Questo è il principale vantaggio della tecnologia, che però per sua natura limita il campo visivo a soli 180 gradi. Si tratta dunque di un formato che svolge una funzione ben precisa: quella di immortalare i ricordi così da poterli rivivere in modo immersivo. Difficile immaginarne un’impiego differente, ad esempio nel gaming o nell’intrattenimento multimediale, dove l’approccio a 360 gradi della realtà virtuale continua ad essere più efficace.

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