Google: via l'autore del manifesto anti-diversità

Sundar Pichai interviene per chiudere definitivamente un caso che si stava ingigantendo: il CEO di Google comunica il licenziamento di James Damore.
Google: via l'autore del manifesto anti-diversità
Sundar Pichai interviene per chiudere definitivamente un caso che si stava ingigantendo: il CEO di Google comunica il licenziamento di James Damore.

Il gruppo di Mountain View chiude un episodio spiacevole con l’intervento diretto del suo CEO. La vicenda è quella di cui si parla dal weekend scorso, quando in Rete ha fatto la sua comparsa quello che può essere definito come un manifesto anti-diversità, un documento lungo dieci pagine redatto da un Software Senior Engineer in cui sostanzialmente si afferma che il gap dei compensi riconosciuti agli uomini e alle donne è dovuto a differenze biologiche e non a una pratica sessista o discriminante.

Dopo la comunicazione di Danielle Brown, da poco più di un mese al servizio di Google in qualità di Vice President of Diversity, Integrity & Governance, è Sundar Pichai a dire la propria, tornato appositamente in California interrompendo una vacanza che lo vedeva impegnato tra Europa e Africa.

Il suo è un intervento duro, che non lascia spazio a interpretazioni: viene ufficializzato il licenziamento di chi ha scritto il manifesto, poiché ritenuto in palese violazione del codice di condotta dell’azienda (Google’s Code of Conduct). Rivelato anche il nome dell’autore: James Damore, che in un’email conferma il proprio licenziamento. Questo un estratto dal messaggio inviato da Pichai a tutti i dipendenti del gruppo.

Sostenere che alcuni dei nostri colleghi abbiano tratti che li rendono biologicamente meno adatti a un determinato lavoro è offensivo e non va bene. È contrario ai nostri valori base e al nostro codice di condotta, secondo il quale “ogni Googler è chiamato a dare il massimo per creare un ambiente di lavoro e una cultura liberi da molestie, intimidazioni, pregiudizi e illecite discriminazioni”.

Dal profilo LinkedIn di Damore si apprende che il suo arrivo in Google è datato dicembre 2013, dopo aver ricoperto il ruolo di ricercatore alla Harvard University, al MIT (Massachusetts Institute of Technology) e alla Princeton University. Nel post qui sotto è ritratto al centro, insieme a due suoi ormai ex colleghi.

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